Aggiornamento marzo 2019: Il "Dream gap project" di Mattel ora coinvolge più da vicino anche l'Italia, con la Barbie chef ispirata a Rosanna Marziale, che entra così nella squadra delle donne "Shero" celebrate per personalità e talento. Nel 2019 la bambola più venduta nel mondo festeggia 60 anni, e l'intenzione è quella di proporre modelli d'ispirazione sempre diversi e fuori dagli schemi alle bambine che saranno le donne del futuro (contro l'automatismo del cosiddetto "dream gap", con cui i ricercatori americani indicano la mancanza di fiducia nel proprio potenziale che già dai 5 anni di età affliggerebbe le bambine). La Barbie chef ispirata a Rosanna Marziale sarà presentata a Milano il 12 marzo, insieme ad altre due nuove eroine.
Donne di talento
C'è Frida Kahlo, inconfondibile, con il suo abito sgargiante e le sopracciglia volitive. E poi Amelia Earheart, aviatrice passata alla storia e scomparsa in volo nel 1937 mentre cercava di imporsi come prima donna a fare in giro del mondo: caschetto in pelle sottobraccio e completo maschile, che non intaccano la sua femminilità. Ma nella storia della genialità al femminile è scritto pure il nome di Katherine Jonhnson, matematica afroamericana che alla metà degli anni Cinquanta, in barba alle barriere razziali e di genere, entrò nel team di donne impiegate alla Nasa con il compito, pionieristico, di calcolare le traiettorie dei voli nello spazio. Sono loro, insieme ad altre 16 donne celebrate per il proprio carisma e il ruolo conquistato nella società, ieri come oggi, le protagoniste della nuova serie di Barbie rilasciata da Mattel in occasione dell'8 marzo, festa della Donna. Ispirational women, le chiamano in casa Mattel, da tempo impegnata a diversificare il proprio raggio d'azione, facendo della bambola più celebre al mondo una tela bianca per rappresentare le differenze sociali, culturali, religiose, fisiche e insegnare alle bambine il valore della diversità.
Le Barbie Shero di Mattel
L'ultima serie di donne iconiche è un mix di storie più o meno recenti, comprende sportive e artiste, registe e ballerine, giornaliste e scienziate. Tutte si sono distinte per talento e forza d'animo, e possono rappresentare orgogliosamente un modello per gli altri. Ecco allora la calciatrice Sara Gama – sì, c'è anche un'italiana – nata a Trieste nel 1989 e dal 2017 capitano della Juventus al femminile; e la prima ballerina del San Francisco Ballet, Yuan Yuan Tan, nata in Cina e protagonista di una celebre copertina del Time, nel 2004, intitolata alla Hero of Asia. O Ibtihaj Muhammad, schermitrice col velo della squadra statunitense e prima atleta musulmana d'America a conquistare una medaglia olimpica. Ma nella squadra di donne eccezionali c'è spazio anche per Hélène Darroze, prima Barbie chef nella storia di Mattel.
Hélène Darroze. Chi è
Francese, classe 1967, Darroze è ben nota al mondo degli addetti ai lavori, figlia d'arte e affermata chef imprenditrice cresciuta alla corte di Alain Ducasse, oggi alla guida di tre ristoranti tra Parigi, Londra e Mosca, con due stelle Michelin ben appuntate sulla casacca e costantemente in viaggio per gestire al meglio le sue cucine. Un percorso, il suo, comune a quello di tanti figli d'arte che vogliono farcela da soli, impegnandosi per costruire qualcosa di proprio senza rinnegare la storia della propria famiglia: così, dopo aver ereditato nel 1995 la guida del ristorante di famiglia a Villeneuve de Marsan, nel 1999 apriva il suo primo ristorante solista, a Parigi. Nel 2008 l'esordio a Londra, al The Connaught. In passato ha già ispirato il personaggio di Colette nel film animato Ratatouille, e da qualche anno è arrivata anche la celebrità televisiva, in qualità di giudice di Top Chef (nel frattempo ha avuto modo di adottare due figli in Vietnam). Ora la Barbie, ennesima consacrazione di una carriera di successo, di cui Helene si dice orgogliosa: “Attraverso questa bambola, come chef e madre, voglio incoraggiare tutte le ragazze a credere nei loro sogni e ad andare oltre i limiti. Per questo ci sono due regole da seguire: avere fiducia in se stessi e rispettare ciò che si è”. Un riconoscimento che in senso più ampio non fa che ribadire quanto i cuochi oggi godano di considerazione e visibilità. Ma l'auspicio - a pochi giorni dalla chiusura del Parabere Forum che porta sul palco le donne del cibo - è che la compagine di professioniste che lavora in e per la cucina, ancora poco considerata in molti contesti ufficiali, possa conquistare i riconoscimenti che merita.
Le nuove Barbie Shero di Mattel
a cura di Livia Montagnoli