Le conseguenze del sisma: il calo del turismo
24 agosto 2016. Il sisma che ha distrutto l'Italia Centrale la scorsa estate ha colpito intere famiglie e attività commerciali, agroalimentari in primis. Produzioni di legumi, ortaggi, allevamenti interi traumatizzati dal terremoto, aziende crollate e raccolti rovinati sono solo alcune delle conseguenze che si sono abbattute sulla terre umbre, marchigiane, laziali e abruzzesi. Anche i comuni non coinvolti direttamente nella tragedia risentono dell'accaduto: Spoleto, Trevi e altre località del Centro Italia che non hanno subito danni gravi si ritrovano comunque a dover fare i conti con una realtà molto più dura. Il forte calo del turismo nella regione ha comportato infatti una perdita di clienti, visibilità e vendite notevole: le tante aziende agricole umbre e non solo, dopo aver faticato per anni per promuovere i prodotti locali si ritrovano ora a dover ripartire da zero. È difficile, ma restituire valore a una terra così aspramente colpita è possibile, attraverso la costanza e la dedizione. È a queste realtà produttrici che vogliamo dare voce. Facendo luce sulle piccole aziende a conduzione familiare, che nonostante le difficoltà non si arrendono. Anzi, lavorano con ancora più tenacia.
Alberti Guido
È il caso dell'azienda agraria Alberti Guido e di tante altre realtà simili che faticano a tornare alla ribalta. Nata nel 1940 come azienda mezzadrile, Alberti Guido conta oggi 560 ettari di terreno distribuiti tra le province di Perugia e Terni. Nell'83 si rinnova completamente, specializzandosi soprattutto nella carne di razza chianina per poi ampliare l'offerta, a partire dal 2000, con produzioni di legumi e grani. “Nel '96 abbiamo convertito la coltivazione in regime biologico e da allora proseguiamo su questa strada”, racconta Paola Alberti, entrata a far parte dell'azienda del marito nell'82. “Non è stato semplice all'inizio: si parlava ancora poco di bio e il percorso per ottenere tutte le certificazioni necessarie è stato arduo”. Una volta ingranata l'attività, la famiglia ha cominciato a sperimentare e condurre ricerche approfondite in collaborazione con l'Università di Perugia su diversi prodotti, in particolare sui grani antichi.
I prodotti
In particolare, è il grano duro Senatore Cappelli il fiore all'occhiello dell'azienda, e con questo, producono farina e pasta artigianale, “che facciamo realizzare dal pastificio Fabbri di Strada in Chianti”, ma ci sono anche le farine di ceci, farro monococco, miglio, “che produciamo in casa” e il semolato“che realizziamo appoggiandoci a Mulino Silvestri”. Parte fondamentale della produzione è la linea di legumi, dai ceci sultani alle lenticchie, dai fagioli borlotti ai cannellini, dalle cicerchie ai fagioli neri. Con questi, l'azienda realizza anche dei patè, “prodotti nuovi, su cui abbiamo lavorato tanto e che sono stati molto apprezzati”. Spazio poi anche all'olio extravergine di oliva, un blend di moraiolo, leccino, frantoio e pendolino, “che vendiamo soprattutto all'estero, in particolare in California e Norvegia”. 10 ettari di uliveto in tutto, “che vogliamo curare sempre di più con impianti di irrigazione moderni”, regime biologico, raccolta manuale e molitura presso un frantoio locale: queste le caratteristiche della produzione olivicola.
Il sisma: conseguenze, cambiamenti e la forza di ricominciare
Disponibili presso le botteghe specializzate e nei negozi biologici, le specialità firmate Alberti Guido sono presenti anche in diversi ristoranti e gastronomie del Centro Italia.La Trattoria di Oscar di Bevagna, Cucinaa di Foligno, Eat Out Osteria Gourmet del Nun Assisi Relais di Assisi, Enoteca Ferrara di Roma, “il nostro primo cliente”, Roscioli, Antico Arco sono solo alcuni dei locali che hanno scelto i prodotti dell'azienda. Ad acquistarli, tanti clienti stranieri, turisti ma anche una bella fetta di clientela locale. Questo, almeno, fino a qualche mese fa. “Dopo il terremoto l'affluenza di turisti in Umbria è precipitata notevolmente, ed è un vero peccato perché negli ultimi 5 anni la regione era cresciuta moltissimo, richiamando l'attenzione soprattutto dei viaggiatori del Nord Europa”. Ora invece, l'azienda deve fare i conti con una realtà ben più ardua: “Il turismo dall'estero è diminuito sicuramente, ma ancora di più quello interno. Capita di rado che qualcuno venga in gita in Umbria da altre zone d'Italia”. Ma la famiglia non demorde e ha in serbo diversi progetti per promuovere territorio e prodotti: “Nel borgo di Poggio Aquilone, in provincia di Terni, abbiamo ristrutturato 850 metri quadri di un ex granaio e abbiamo intenzione di adibire la parte interna a sala degustazioni per organizzare incontri e serate a tema e coinvolgere il pubblico”. Inoltre, l'azienda si propone di inserire anche una parte dedicata alla ristorazione, “la cucina ci consentirà di organizzare corsi, laboratori e avvicinare i consumatori” e di partecipare più attivamente alle manifestazioni all'estero. “È tempo di restituire valore alla nostra terra e alle sue specialità. L'obiettivo è quello di richiamare l'attenzione del grande pubblico e possiamo farlo solo organizzando eventi mirati e puntando sulla comunicazione”.
Azienda Agraria Alberti Guido | frazione Poggio Aquilone, San Venanzo (TR) | tel. 075 8743365 | www.prodottibioalberti.it
a cura di Michela Becchi