L’Oman è un piccolo stato che si trova a sud ovest degli Emirati Arabi. Lì la cucina italiana è molto apprezzata, nonostante sia decisamente poco conosciuta. Gli Omaniti sono infatti vittime di una delle tante derive deteriori dell’italian sounding perché a proporre i piatti della tradizione italiana sono principalmente cuochi indiani che rielaborano le ricette originali trasformandole in piatti che spesso hanno pochissimo a che fare con quelli autentici. Un italiano se ne accorgerebbe subito, ed infatti è proprio quello che è successo a Pietro Parisi. Troppe spezie per essere veramente italiano.“La cucina italiana all’estero” spiega Parisi“è in molti casi affidata a non italiani. Come le grandi firme della moda e del design, anche le ricette della tradizione italiana vengono imitate e stravolte in ogni parte del mondo a opera di cuochi e ristoratori con pochi scrupoli, ma ben consapevoli del valore che ha l’aggettivo italiano nella ristorazione. Anche nel proporre piatti semplici e tipici del mio Paese ho visto utilizzare ingredienti che nulla hanno a che vedere con le ricette originali: gli spaghetti al pomodoro, per esempio, preparati con l’origano”.
Allo chef, formatosi nelle cucine di Alain Ducassee Gualtiero Marchesi, e titolare della pizzeria Era Ora (cha ha ottenuto il massimo punteggio nella nostra guida, ovvero Tre Spicchi), di Palma Campania in provincia di Napoli, è stata affidata la realizzazione di un menu per il compleanno dello sceicco Saleem Q. Al Zawawi, presidente della Marina Bandar Al-Rowdha e Advisor del Ministry of Sports Affairs. “Lo sceicco, appartenente alla famiglia reale, è innamorato della cucina italiana” spiega Parisi “girando in rete ha visto il mio sito e mi ha contattato per realizzare la cena del suo compleanno. Subito dopo mi ha chiesto se fossi disposto a trasferire la mia cucina e la mia filosofia in Oman. Ho risposto che non avrei mai lasciato l'Italia, così lui accettò di avermi anche per brevi periodi. Certo non è semplice far conoscere la vera cucina italiana in quei luoghi, ma pian piano ci stiamo riuscendo”. La cosa più difficile?“Dover combattere con chi non ha mai cucinato un vero piatto italiano”.Ecco quindi che la vera cucina italiana, con piatti realizzati usando ingredienti originali e preparati da un vero chef italiano ha letteralmente fatto innamorare lo sceicco tanto da persuaderlo a un investimento milionario per aprire ben tre ristoranti, da cui chef Parisi farà cultura, prima che incasso.
“I ristoranti” ci ha detto Parisi “si chiamano O Sole Mio, nell'hotel Radisson Blu di Muscat, Trattoria, che aprirà a breve nel centro della città, invece ad aprile aprirà Rossini nel complesso the Cave, tra i più lussuosi dell'Oman. Tutti i locali hanno una filosofia comune: portare l'autentica cucina italiana in Oman”. I prodotti saranno per la maggior parte campani. Non sarà servita mozzarella di bufala perché non riuscirebbe ad arrivare fresca, mentre alcune verdure, data la forte tradizione contadina del paese, saranno reperite in loco. I piatti che comporranno i menu dei nuovi locali derivano dalla tradizione napoletana, non mancheranno quelli tipici dello street food partenopeo come le crocchè e gli altri fritti. E poi filetti di vitella podolica, carpaccio di carne con tartufo nero di Bagnoli Irpino, la classica pizza fritta e gli immancabili spaghetti al pomodoro San Marzano, basilico e olio extra vergine di oliva.