A due anni di distanza l'Italia batte nuovamente la Francia e torna ad essere il primo produttore di vino al mondo. Almeno secondo le previsioni di Coldiretti basate sui dati rilasciate da Assoenologi e da FranceAgriMer: 44 milioni di ettolitri versus 43,5 con una crescita per l'Italia dell'8% contro il 3,9% dei cugini d'Oltralpe. “L’andamento climatico anomalo” sottolinea la Coldiretti “capovolge le previsioni iniziali con l’agenzia di statistica del Ministero dell’Agricoltura francese che ha rivisto al ribasso le proprie stime a causa del maltempo e delle forti grandinate nella zona del Bordeaux, la regione del vino più importante del mondo, dove si prevede un calo del 20 per cento con una produzione prevista sui 5,2 milioni di ettolitri, ovvero l’annata più scarsa, in termini quantitativi, dal 1991. E sempre secondo Coldiretti nella classifica mondiale il terzo posto spetterebbe alla Spagna, seguita da Stati Uniti e Cina. Ma la conferma di queste previsioni si avrà nelle prossime settimane quando la vendemmia entrerà nel vivo: al momento in Italia è stato accolto appena il 10% delle uve, mentre in Francia si inizierà solo a metà mese. In ogni caso il sorpasso produttivo italiano è una vittoria a metà, se si pensa che la leadership economica francese non è mai stata intaccata: i cisalpini, anche producendo meno, riescono sempre a fatturare quasi il doppio del Belpaese.
A cura di Loredana Sottile