È il tema caldo degli ultimi giorni, anche se la questione è annosa e costa all'Italia cifre a nove zeri. Si tratta di tutto l'invenduto Made in Italy che viene, soprattutto all'estero, confuso molto, troppo spesso con i prodotti definiti di italian sounding. Prisecchi e Parmesan chees, solo per citarne alcuni, sono i casi più eclatanti di una contraffazione che sfrutta il buon nome, sinonimo di qualità, che fa grande l'Italia nel mondo attraverso le sue eccellenze alimentari. Ma per contrastare questo dilagante fenomeno occorre una strategia condivisa e soprattutto una cooperazione forte tra tutti gli attori in gioco. Ecco quindi l'incontro in programma per mercoledì 18 dicembre tra il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo e il presidente dell'Aicig, l'associazione che riunisce 60 importanti realtà consortili che rappresentano circa il 90%, in valore economico delle produzioni italiane ad Indicazione Geografica, Giuseppe Liberatore. I due affronteranno i principali temi legati alla tutela e protezione, soprattutto all’estero, delle produzioni DOP e IGP e discuteranno di altre misure riguardanti la valorizzazione dei prodotti a denominazione di origine. Un comparto che continua a segnare trend positivi, soprattutto nei mercati esteri e che detiene saldamente la leadership per numero di denominazioni registrate a livello europeo, con 259 prodotti iscritti nel registro Ue, di cui 158 DOP e 101 IGP. “C’è grande attesa per questo incontro. Il Ministro ha sempre dimostrato, sin dall’inizio del suo mandato, grande sensibilità nei confronti dei prodotti DOP e IGP ed ha sottolineato in molteplici circostanze l’impegno del Mipaaf per la loro tutela”. Ha detto Giuseppe Liberatore, presidente Aicig. “Aicig riunisce 60 importanti realtà consortili che rappresentano circa il 90%, in valore economico, delle produzioni italiane ad Indicazione Geografica. Un comparto che genera circa 7 miliardi di euro di fatturato alla produzione e 12,6 miliardi di euro di fatturato al consumo. I Consorzi di tutela investono cifre importanti nelle attività di tutela e vigilanza. Andremo a chiedere un impegno concreto del Ministro proprio in questa direzione”.