Dal tè all'aceto balsamico
Il nome British Food, a molti, non dirà granché. Ma una bustina di Twinings, di certo, almeno una volta tutti l'hanno provata. E proprio all'Associated British Food, colosso multimiliardario dell'industria alimentare (e non solo), fa capo uno dei marchi di tè più celebri al mondo; del resto, il gruppo conta 130mila dipendenti in 50 Paesi, per un fatturato di quasi 13 miliardi e mezzo di sterline ogni anno e un'attività diversificata tra food, ingredienti e retail, in quattro ambiti di pertinenza, zucchero, agricoltura, vendita al dettaglio, drogheria. E, per citare un'altra referenza celebre, anche Primark fa parte del suo portafoglio, come AB Mauri, società che in Italia controlla l'industria dei prodotti da forno. L'ultimo acquisto della scuderia, però, riguarda una produzione alimentare specificamente made in Italy, l'aceto balsamico di Modena. Con l'acquisizione di Acetum, controllata del gruppo Clessidra, British Food porta Oltremanica la proprietà del principale produttore italiano di aceto balsamico non tradizionale. E riapre la campagna acquisti degli investitori internazionali nel comparto dell'industria agroalimentare italiana, solo qualche giorno dopo la buona riuscita della trattativa tra il Consorzio Calasco del Pomodoro e Generale Conserve, per tenere in Italia lo storico marchio De Rica. Diversa invece la sorte per il gruppo fondato da Cesare Mazzetti e Marco Bombarda, che dal 2015 era controllato all'80% dal fondo Clessidra.
La tutela dell'Igt
La produzione di aceto balsamico, però, resterà in Italia, com'è d'obbligo in relazione ai vincoli imposti dall'indicazione di origine protetta. E la guida sarà mantenuta dai fondatori dell'azienda, seppur sotto l'egida di British Food, che si dice molto soddisfatta dell'operazione: “Questa è un'occasione meravigliosa per diventare i custodi di un prodotto italiano con grande reputazione, promuovendo progetti di crescita ambiziosi in tutto il mondo”. Come da copione, la controparte, per bocca di Cesare Mazzetti, si dichiara altrettanto fiduciosa in un futuro radioso per Acetum, specie per l'opportunità di inaugurare una nuova era votata all'internazionalizzazione del brand: “Si tratta di una conferma della grande attrattività delle aziende dotate di Igp nei confronti di gruppi internazionali. Abf ha la capacità di sviluppare imprese familiari e non vedo l'ora di lavorare insieme in futuro”. Tra i marchi che passano alla Gran Bretagna nell'ambito dell'operazione anche Mazzetti (leader in Germania e Australia per l'aceto balsamico di Modena) e Fini (Acetum produce anche glasse balsamiche, aceto di vino e di mela, e altri condimenti). Ora, l'ultimo ostacolo, è il controllo dell'Antitrust, già scattato in Germania e Austria per prevenire posizioni di monopolio scorrette. E intanto il novero delle aziende italiane del food che volano all'estero continua a crescere.
a cura di Livia Montagnoli