Dalla coltivazione di tulipani a oggi
Negli anni '70, le tenute di Contrada Policara, nel Comune di Motta Sant'Anastasia, in provincia di Catania, erano quelle di una delle tante famiglie contadine della zona, dedite alla coltivazione di tulipani e altri fiori. Oggi, a quasi 60 anni dall'inizio dell'attività cominciata da nonno Salvatore e zio Peppino, i terreni sono molto più estesi e specializzati, grazie all'intervento di Andrea Calcione, 27 anni, amante della natura e grande studioso. È lui, insieme alla mamma, ad acquisire 13 ettari di terreno per dar vita a una scuola privata - di cui la madre è titolare - circondata da una fitta vegetazione: “C'era la possibilità di prendere in gestione l'intera area, e così, insieme all'istituto, abbiamo deciso di occuparci anche della campagna attorno. Un lavoro duro, che ancora continua: ci sono zone che dobbiamo finire di bonificare”, racconta Andrea. “L'occasione era buona, per cui ci siamo detti: perché non unire i due progetti?”.
La scuola: l'orto e la fattoria didattica
Così, comincia un percorso parallelo fra scuola e campagna, “vogliamo portare i nostri prodotti sulle tavole di tutte le famiglie della scuola”, ma non finisce qui: “L'obiettivo? Creare una fattoria didattica, con tanto di animali, per poter iniziare fin da subito a fare educazione alimentare e ambientale con i bambini”. Un istituto sui generis, che non si limita all'orto scolastico o ai laboratori per i più piccoli, iniziative già presenti nella Penisola da qualche tempo, ma dà origine a un nuovo concetto di istruzione, in completa sintonia con la natura circostante. La scuola che educa al rispetto per la natura e il territorio che stimola l'apprendimento, la curiosità, la voglia di scoprire il meccanismo delle coltivazioni e della crescita delle piante, in un progetto sinergico che sul legame fra uomo e ambiente ha fondato le sue radici.
I fiori in cucina
Sono queste le premesse di Jungle Farm, azienda dedita al commercio di fiori eduli, tutti biologici, seppur senza certificazione, “dobbiamo attendere la bonifica completa per ottenere il marchio”, curati con amore e pazienza da Andrea, che rifiuta ogni tipo di trattamento. Protagonisti delle tenute, oltre ai fiori, le erbe aromatiche, le micro verdure e l'alchechengi. “Per la maggior parte, vendiamo in Sicilia, soprattutto agli chef, ma abbiamo anche diversi clienti nella scuola. Siamo presenti a Fondi, Milano e in Sardegna, e speriamo col tempo di poter guadagnare una fetta sempre più ampia di clientela”. Naturalmente, sono i cuochi i più interessati al prodotto, “soprattutto per il colore, perfetto per decorare il piatto”.Un fiore, però, non sono solo un dettaglio estetico, ma un ingrediente a tutti gli effetti, che conferisce gusto a una pietanza: “Il colore e il profumo affascinano tutti. Noi vogliamo puntare sul sapore”.
I fiori dell'azienda
Attualmente, sono circa 17 le specie commercializzate, “ma ne stiamo studiando un'altra quindicina, una selezione ancora più particolare. Viola del pensiero, nasturzio, borragine, bocca di leone, lavanda, pianta del ghiaccio, calendula: questi e molti altri i fiori acquistabili nel punto vendita aziendale oppure online. Fra le colture di stagione, Andrea consiglia il nasturzio “oppure il fiore elettrico (Sechuan Buttons, ndr), in grado di rilasciare piccole vibrazione al palato, che aumentano la salivazione e, di conseguenza, la percezione del gusto”. Ad aiutarlo nella ricerca, Daniela Romano, agronoma specializzata nelle colture ortive e floreali, “che ci ha accompagnato durante la fase di avviamento”, e poi la professoressa Cinzia Oliveri, “che mi sostiene e guida nelle scelte”.
Un progetto che – ne siamo certi – troverà presto piede anche altrove, guadagnando il favore degli addetti ai lavori ma anche dei consumatori. Un consiglio per una ricetta casalinga semplice? “Un'insalata di lattuga, foglia di quercia, pomodoro, formaggio e poi petali di vegetes erecta, una specie caratterizzata dai toni accesi del giallo e dell'arancione”.
Jungle Farm - Motta S. Anastasia (CT) – c.da Policara - 3493374548 - www.junglefarm.it/
a cura di Michela Becchi