Si è conclusa con una proclamazione che farà discutere la XXIII edizione dei Campionati Mondiali della Pizza. Più di tremila pizze, preparate da circa seicento concorrenti, sono state valutate a Parma da un giuria di 30 esperti. A vincere, nella categoria Miglior Pizza stile Napoli è stata, infatti, la margherita preparata dall'australiano Johnny Di Francesco. Di origini napoletane, il vincitore, vive a Victoria e lavora nella pizzeria 400 Gradi. La giuria del concorso si è attenuta a criteri severi per valutare le pizze in gara, dato che a essere incoronata è stata la migliore pizza napoletana Stg, preparata nelle ricette, nei modi e nei tempi previsti dal disciplinare approvato a Bruxelles nel 2010. Cotta rigorosamente in forno a legna per 90 secondi, la pizza doveva contenere anche gli ingredienti segnalati nel disciplinare, come mozzarella di bufala campana Doc o la mozzarella Stg, aglio, un filo d'olio, sale e foglie fresche di basilico. Michele D'Amelio, pizzaiolo alla Ches'e Puizza, a Lioni (Avellino), è stato il secondo classificato, ma per il terzo si deve ancora guardare al difuori dell'Europa. La medaglia di bronzo è stata infatti assegnata a alla pizza della pizzeria Franco Manca, preparata da Marco Fuso. Oltre alla migliore pizza Napoli style, il concorso organizzato al Pala Cassa di Fiere di Parma, ha anche premiato la miglior pizza classica del mondo. In questo caso il titolo è stato aggiudicato da un pugliese. Giulio Scialpi della pizzeria Barsentum di Putignano, in provincia di Bari, si è aggiudicato il primo gradino del podio con la sua Pizza Contadina: mozzarella, stracciatella, melanzana nostrana saltata, caciocavallo, pangrattato con alici e burrata sono gli ingredienti che compongono la ricetta. Alle sue spalle Diego Segato (Pizzeria Rocca d'Asolo, di San Vito di Altivole, in provincia di Treviso). Sul terzo gradino del podioDavide Bianchi, della pizzeria Sant'Ampelio di Bordighera (Imperia).
“Il Campionato mondiale della pizza coinvolge professionisti da tutto il mondo”, ha spiegato Massimo Puggina, presidente di Pizza e Pasta Italiana, la rivista che compie 25 anni e organizza l'evento. “Un punto di scambio e di crescita per un settore tra i più importanti in assoluto anche a livello economico. In questa edizione abbiamo avuto un'affluenza di migliaia di persone nei tre giorni di gare. Stiamo già lavorando all'edizione del 2015 che sarà collegata ad Expo2015 e quindi particolarmente ricca e rilevante”.
Dalla pizza in pala a quella in teglia, quindi, passando da quella più larga a quella più veloce. Le categorie in concorso erano numerose e comprendevano anche le preparazioni dedicate al mondo delle intolleranze, prima fra tutte, quella senza glutine che, con il diffondersi di intolleranze e celiachia, ha sempre più estimatori obbligati. Le migliori si mangiano a Concesio di Brescia, alla pizzeria Al Grillo, dove lavora Antonio Villani, primo classificato in questa particolare categoria; al secondo posto Gianni Pompetti (Pizzeria dei Poemi, a Penna Sant'Andrea, in provincia di Teramo); al terzo Federico Aprile (La bella lira, di Ispica, in provincia di Ragusa).