Le stelle sono tante, milioni di milioni… che motivetto, quello di Negroni! Impossibile non conoscerlo tutto a memoria: del resto, lo abbiamo ascoltato per più di 47mila minuti nell’ultimo ventennio. Uno dei jingle più longevi e popolari di sempre, creato negli anni ’60 inizialmente come spot radiofonico e poi per il mitico Carosello, il fortunato programma della Rai che di brand ne ha visti passare (e crescere) tantissimi. A canticchiarlo, nei decenni, non sono stati solo i consumatori comuni ma grandi artisti del calibro di Mario Biondi o Enrico Ruggeri, e ancora Noemi e i Tiromancino: le interpretazioni della sigla sono state tantissime, e ora gli studenti degli istituti musicali sono chiamati a dire la loro, grazie al concorso indetto dall’Accademia della Stella di Negroni, nata con l’intento di sostenere i giovani in tutti quegli ambiti che rappresentano le eccellenze creative del made in Italy. Un progetto voluto per celebrare i 90 anni di Negronetto, il primo salamino tascabile, e che nel tempo ha dato spazio all’arte dell’illustrazione, del videomaking e che ora si dedica alla musica.
Gli studenti chiamati a reinterpretare il jingle di Negroni
Saranno oltre 100 gli alunni coinvolti nel progetto, provenienti da tre prestigiosi istituti italiani (CPM Music Institute di Milano, Saint Louis College of Music di Roma e NAM – Nuova Audio Musicmedia di Milano). In giuria, il direttore d’orchestra Enrico Melozzi, il giornalista Gino Castaldo e il cantante Albe, che valuteranno le proposte dei ragazzi per scegliere la migliore, destinata a diventare la nuova iconica sigla del brand, un’azienda che da sempre si è impegnata sul fronte della comunicazione, e che è stata tra le prime “a comprendere l’importanza del sound branding: non c’è Negroni, infatti, senza il suo jingle”, ha dichiarato Claudia Ferrari, Responsabile Marketing Salumi Negroni. Dare la possibilità di reinterpretarlo ai più giovani è un segno di apertura che permetterà anche di “spaziare tra diversi generi musicali”.
Un altro bel passo per l’Accademia della Stella, che per la terza volta torna a dare voce alle nuove generazioni: la prima edizione è stata dedicata all’illustrazione, e gli studenti hanno potuto così ripensare in chiave moderna diverse artwork per l’azienda. La seconda edizione è stata invece dedicata al videomaking: missione, realizzare una versione 4.0 del Carosello. Ora è il turno dell’indimenticabile jingle, che tornerà a splendere grazie a una rilettura moderna.
a cura di Michela Becchi