Da Pinchiorri a ConFusion
Il curriculum di Italo Bassi parla da sé. Solo qualche mese fa lo chef romagnolo che ha legato tanti anni (27!) di carriera alla cucina dell'Enoteca Pinchiorri di Firenze, ai vertici della ristorazione italiana e internazionale, annunciava l'addio alla grande famiglia di Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde. Segno che la riconoscenza per il lungo cammino percorso insieme (dopo un illuminante passaggio al Trigabolo, negli anni d'oro della fucina di talenti di Argenta) non sarebbe stata d'ostacolo all'affermazione di una personalità da solista, giunta a piena maturità e protesa verso nuovi orizzonti. E a Verona, dove l'esperimento ConFusion era iniziato tre anni fa con supervisione a distanza, lo chef ha deciso di trasferirsi in pianta stabile dalla fine del 2015, per dedicarsi a tempo pieno al suo progetto di melting pot gastronomico e culturale. Per raggiungere la quadratura del cerchio, come ci diceva Italo Bassi all'inizio dell'anno, ripercorrendo le tappe della sua carriera e guardando al futuro. Cos'è ConFusion? Caffetteria, ristorante e american bar; cucina moderna, intuitiva, estemporanea e democratica, per dirla con le parole dello chef. In perfetto equilibrio tra improvvisazione, rigore e organizzazione. Qualcosa di nuovo per Verona, accolto però con la giusta curiosità. Da critica e pubblico. E allora perché non continuare a crescere nel segno di ConFusion?
ConFusion Porto Cervo. Aperitivo e cena in terrazza
Ora che tutti gli sforzi sono concentrati sul progetto, Bassi è determinato a bissare il concept; apre proprio in queste ore il ConFusion Restaurant di Porto Cervo, che in Costa Smeralda porta l'idea sviluppata a Verona aggiornandola sulle esigenze della danarosa clientela locale. Non a caso la boutique gastronomica dello chef sorge proprio sulla Promenade du Port di fronte al Porto Vecchio, con una certa imponenza: 350 metri quadri su tre piani per dare voce a spazi diversi e complementari, che privilegiano la valorizzazione delle eccellenze italiane e dei prodotti sardi. E nulla è stato lasciato al caso: il progetto l'ha curato l'architetto Lorenzo Ammannati, allestimento, arredi e oggettistica sono frutto di partnership con i protagonisti del design italiano. L'offerta gastronomica si articolerà tra la Champagneria – con bollicine francesi anche in versione cocktail, ostriche e crudi di mare – il ristorante gourmet da 40 coperti in terrazza, con vista sul mare – con piatti che privilegiano la materia prima, le preparazioni a crudo, la leggerezza estiva – il Lounge Bar dall'atmosfera raccolta, lo Chefs table affacciato sulla cucina a vista, per un massimo di 9 persone ogni sera. In sala ci sarà Tatyana Rozenfeld, moglie e compagna d'avventure di Italo Bassi, in cucina lo chef darà prova della capacità di improvvisare, intrattenendo gli ospiti.
Tra i piatti in menu, Storione leggermente affumicato avvolto in carta di riso con guacamole, gelatina di ponzu,mandorle tostate e caviale Osetra, Raviolo fritto ripieno di mazzancolle e guacamole con caviale di melanzzane,salsa teriyaki e insalata di ravanelli, Aragosta alla catalana con peperoni marinati al timo,spinaci novelli,cipolla alla barbabietola e salsa allo yogurt e rafano, nel rispetto di quel melting pot di sapori e tradizioni di cui sopra.
a cura di Livia Montagnoli
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