Italiani nel mondo. Le botteghe di Italia di Gusto e l’impero Spontini da esportazione

2 Lug 2015, 10:14 | a cura di

 

 

Format per il successo del made in Italy sui mercati internazionali. L’azienda riminese ha costituito la sua rete di specialità tipiche ed è pronta a esportare all’estero la riscoperta della bottega tradizionale; Massimo Innocenti sceglie Giappone e Emirati Arabi per alimentare l’impero milanese di Spontini.

 

Italia di Gusto. Selezionati alimenti pregiati italiani

Si muove in sordina, ma qualcuno già lo considera il degno competitor di Eataly sui mercati internazionali. Mentre il gruppo di Farinetti si prepara a raddoppiare a Roma (con l’apertura imminente prevista per il 9 luglio), Italia di Gusto cavalca l’entusiasmo per l’enogastronomia italiana puntando a conquistare le piazze di New York, Miami e Sydney e lavorando contemporaneamente sul versante nazionale, con progetti su Firenze, Trieste e Bologna. A beneficiarne, in un caso e nell’altro, il sistema Italia che negli ultimi anni ha visto la rincorsa di Eataly come paladino indiscusso del comparto alimentare tricolore di qualità.

Eppure già nel 2006 – più o meno in contemporanea con Farinetti - muoveva i primi passi l’azienda fondata da Antonio Gaetani in quel di Rimini, con l’idea di promuovere il buon vivere italiano attraverso una rete di punti vendita fondati sulla concentrazione delle eccellenze (selezione alimenti pregiati italiani, recita il pay off del gruppo) in poco spazio, anche solo cento metri quadri per ricreare l’atmosfera di una bottega del gusto contemporanea che sa recuperare la dimensione e lo spirito dell’alimentari della tradizione.

Tipicità, storia e ospitalità. La bottega di paese va in trasferta

Per questo il format riminese si è mosso dalla base di San Giovanni in Marignano (oggi polo operativo del gruppo) alla ricerca di piccoli produttori italiani di specialità tipiche, che spesso non riuscivano a superare i confini provinciali: intuito il trend di crescita di queste realtà di nicchia – impegnate nella difesa dell’eccellenza pur di fronte alle difficoltà economiche degli ultimi anni – Italia di gusto ha radunato centinaia di piccole attività, scovando 4700 prodotti tipici in tutta la Penisola, dal maiale nero dei Nebrodi al Conciato romano, dal salame d’oca al Pecorino di Fossa Dop, dal miele biologico alla bottarga, e poi legumi, tartufi e cereali, sughi e patè, olio extravergine e aceto balsamico, cioccolato e dolci tradizionali. Bilancio in attivo – i fatturati crescono del 40% ogni anno – oggi le botteghe del gruppo sono 6, e in Italia contano gli avamposti di Roma, Milano e Cava dei Tirreni, ma anche all’estero sono riuscite a trovare spazio a Valencia e solo recentemente in New Jersey, con l’apertura di Ridgewood (con la formula di grocery/bistrot che ha già suscitato l’interesse della stampa locale).

Progetti per il futuro. Stati Uniti, Sydney, Emirati Arabi

L’obiettivo è sempre lo stesso - valorizzare la storia del prodotto, la lavorazione tradizionale e la scelta di materie prime di qualità - lo strumento più efficace un franchising che mantenga vivo lo spirito dell’iniziativa, coniugando alla vetrina la proposta di degustazione in bottega, così da far respirare ai clienti l’italianità più autentica, in qualunque parte del mondo ci si trovi. Quindi non sembra azzardato scommettere sulla crescita dell’azienda, che entro la fine del 2015 punta a triplicare i presidi sul territorio, passando da 6 a 20 unità, tra New York, Boston, Miami gli Emirati Arabi, l’Australia e – perché no – il Giappone, che tanto ha dimostrato di gradire l’arrivo di Eataly. Per questo nulla è lasciato al caso, compresa la formazione del personale con lezioni in aula e affiancamento in bottega.

Massimo Innocenti, alias Spontini: l’impero della pizza al trancio

E se da un lato il successo del made in Italy nel mondo passa attraverso la riscoperta della bottega, dall’altro trova solide basi nell’appeal di realtà che hanno saputo farsi testimonial dell’italianità, costruendo un brand di successo e un vero e proprio impero che vale quasi 15 milioni di euro l’anno. Lui è Massimo Innocenti, più noto come signor Spontini, che partendo dalla pizzeria di famiglia in corso Buenos Aires a Milano oggi guida la Spontini Holding e amministra otto pizzerie in città preparandosi ad aprirne altre 47 (!). Dove? Nord Italia, Giappone ed Emirati Arabi.

A partire dalle imminenti aperture di Tokyo, che entro il 2015 potrà contare su due nuove pizzerie al trancio, la specialità (cotta in teglia tonda, forno a legna, alta e condita generosamente – pomodoro, mozzarella e acciughe - secondo una rivisitazione dello sfinciuni siciliano) che ha reso famoso il gruppo a Milano. Nel frattempo il signor Spontini si è guadagnato la pubblicazione di un’intervista-biografia (edita da Rizzoli) e ha aperto un laboratorio didattico in centro città, 200 metri quadri per formare pastai e pizzaioli che nutriranno l’espansione del gruppo. E la conquista del mondo.

 

Italia di Gusto | www.italiadigusto.it | Punti vendita a Roma (via dell’Orso 71, tel. 06 68309470), Milano (via Emilio Cornalia 2, tel. 02 67382623), Cava dei Tirreni (via Vittorio Veneto 8, tel. 089 344010)

Spontini | www.pizzeriaspontini.it

 

 

 

 

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