L’ascesa di Lidl e il made in Italy
Dal 1991 a oggi la strada è stata lunga e la crescita esponenziale. Attualmente il gruppo Lidl, la nota azienda di distribuzione tedesca che opera nel settore della Gdo, conta in tutta la Penisola ben 570 punti vendita, impiegando più di 10mila dipendenti. Ma il dato da sottolineare è la voglia di scommettere sulla promozione e valorizzazione del made in Italy, come strategia di crescita sui mercati internazionali europei, che sta portando significativi benefici tanto al fatturato aziendale – per un valore economico pari a 150 milioni di euro, con un aumento del 54% delle referenze italiane esportate in 10mila punti vendita d’Europa, trecento prodotti che raccontano l’enogastronomia nazionale – quanto alla rete di fornitori su cui Lidl ha scelto di scommettere (anche con l’appoggio di Gambero Rosso) per far scoprire a milioni di clienti in tutta Europa il patrimonio culinario regionale del Belpaese, affidato alla linea di prodotti Italiamo (lanciata già nel 2010). Tutto ciò nel rispetto di una filosofia aziendale che premia il rapporto qualità/prezzo, selezionando il meglio della cucina italiana per distribuirlo a prezzi competitivi.
Italiamo. La settimana tematica che scopre la tradizione gastronomica regionale
Non a caso Lidl si è aggiudicata nell’ultimo anno il premio come Insegna dell’anno 2015 e ora sempre di più continua a puntare sulla promozione della specificità gastronomica, come dimostra la riproposizione della settimana tematica dedicata ai prodotti italiani, che dal 25 al 31 maggio saranno reperibili presso tutti i punti vendita europei. L’iniziativa Italiamo in Europa giunge così alla sua terza edizione, e si presenta all’appuntamento con un significativo incremento dell’assortimento di prodotti speciali rigorosamente made in Italy, dal pane carasau al tomino piemontese, dalle olive taggiasche alla tigella, dai cannoli siciliani alla ‘nduja. È Ignazio Paternò, Amministratore Delegato Acquisti Lidl in Italia, a ribadire la volontà di perseguire la strada della qualità, valorizzando un numero sempre maggiore di prodotti che raggiungeranno un circuito di ventisei Paesi d’Europa, mentre sul territorio nazionale l’incremento costante delle referenze – che già rappresenta l’80% dei 1700 articoli presenti nell’assortimento, molti dei quali a marchio Dop e Igp - porterà a raggiungere un fatturato annuo complessivo di oltre 50 milioni di euro.