Si è appena conclusa edizione 2024 di Sherbeth, festival internazionale del gelato artigianale a Palermo, una delle indiscusse capitali del gelato e del sorbetto e città natale di Francesco Procopio Cutò, il fondatore del famoso Cafè Procope a Parigi, dove portò il piacere del gelato. Un’edizione che ha visto tra i 50 gelatieri in concorso, selezionati fra centinaia di candidati, una grandissima partecipazione di maestri stranieri, da Francia, Cina, Olanda, Finlandia, Regno Unito, Svizzera, Belgio, Giappone, Taiwan, Polonia. E la giuria, presieduta da Michele Fino dell'Università di Pollenzo, ha decretato vincitore il maestro gelatiere cinese Bang Gai.
Chi è Bang Gai e com'è il gusto vincitore
Bang Gai insieme alla moglie Ivy Li gestisce la gelateria Sette a Hangzhou,una delle più belle città della Cina, un tempo conosciuta come Paradiso in Terra, oggi capitale della provincia costiera del Zhejiang, circa 11 milioni di abitanti. E ha trionfato con con il gusto “Lemon Tree” «Un gusto ispirato alla Sicilia. Abbiamo scelto di proporre un gelato a base di aquilaria, una pianta speziata molto antica, tipica del sud della Cina, che viene utilizzata nella medicina tradizionale cinese. E qui in Sicilia siamo stati colpiti dalla grande ricchezza di piante da frutto e così abbiamo abbinato alla base del nostro gelato il limone, il frutto siciliano che preferiamo. Il tocco finale lo abbiamo dato aggiungendo un goccio di olio siciliano che abbiamo acquistato nel magnifico Mercato del Capo, proprio dietro al Teatro Massimo scenario di Sherbeth. L’idea era creare un gelato capace di mettere insieme la tradizione cinese e quella siciliana».
Risultato ampiamente raggiunto e così per la prima volta un gelatiere cinese – ma ha vissuto quasi un anno in Italia per imparare l’arte del gelato artigianale, prima di tornare in patria e decidere di aprire la sua gelateria – e alla sua prima volta in assoluto a una competizione, si è aggiudicato il trofeo intitolato a Procopio Cutò (che a Palermo dal 2017 ha una piazza dedicata, unico caso al mondo di piazza intitolata a un Maestro Gelatiere). L’avventura della gelateria cinese è cominciata quasi per caso e “ senza rete”: una volta tornato a Hangzhou Bang Gai si è ritrovato da solo e dichiara candidamente «ho usato un libro e quando avevo dei dubbi cercavo la soluzione su Google» Oggi Sette è una delle più interessanti gelaterie artigianali cinesi. La giuria invece non ha avuto dubbi: il loro gelato ha dimostrato una lavorazione dalla texture perfetta, oltre alla scelta degli ingredienti siculo-cinesi.
Il gelato artigianale italiano alla conquista del mondo?
A Sherbeth gran soddisfazione che il premio Procopio Cutò sia volato fino in Cina. L’obiettivo del concorso infatti è diffondere ancora di più la cultura del gelato artigianale italiano nel mondo e l’Oriente sembra essere ormai la terra promessa del gelato artigianale. Non a caso, come già in Giappone, anche in Cina, si sta diffondendo l'abitudine di chiamare con il nome italiano "gelato" il prodotto artigianale per distinguerlo dall'"ice cream" industriale. “Essere ambasciatori di questo percorso di legittimazione per noi è forse la soddisfazione più grande, oltre che una grande responsabilità”, dichiarano dall'organizzazione del festival. Per la cronaca il podio è tornato italiano con la seconda classificata, Alessia Palmitessa della Gelateria Cioccolateria Banchini di Parma, e il suo gelato "fior di cascara" (fiordilatte infuso con bucce di fave di cacao) e con il terzo posto di Riccardo Primiani della gelateria pasticceria Da Teo di Sorbolo, ancora in provincia di Parma, anche lui con un gelato a base di cascara (bucce fermentate del caffè) infuso in latte e panna e arricchito con miele di alianto e pepe di andaliman.
