Più Impresa – Imprenditoria giovanile e femminile in Agricoltura
Riparte Più Impresa – Imprenditoria giovanile e femminile in Agricoltura, la misura del Mipaaf (che sta cambiando il suo nome in Masaf, Ministero per la sovranità alimentare e forestale) gestita da Ismea, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare. L’iniziativa, che originariamente era stata limitata ai soli giovani fino a 41 anni, era stata estesa dalla legge di conversione del Decreto Sostegni bis alle donne senza limiti di età e ha l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale in agricoltura e l’ampliamento di aziende agricole esistenti. Dalle ore 10 del 10 novembre riapre il portale (attivo nei giorni feriali dalle 9 alle ore 17) per la presentazione delle domande di accesso alla misura, che vuole favorire la competitività, lo sviluppo sostenibile e l’innovazione tecnologica delle PMI agricole ed era stata sospesa nel 2021 per esaurimento delle risorse finanziarie.
Come funziona la misura?
I beneficiari dell’iniziativa sono micro, piccole e medie imprese agricole – con codice Ateco Agricoltura, Silvicoltura e Pesca – organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti o da donne e bisogna rispettare alcuni requisiti. Oltre a quello comune della sanità economica e finanziare, per il subentro la misura è limitata alle imprese agricole costituite da non più di sei mesi, con azienda cedente attiva da almeno due anni, stesso lasso temporale di attività richiesto per presentare domanda per l’ampliamento. Inoltre, se non sussiste al momento della presentazione della domanda, la maggioranza numerica dei soci e delle quote di partecipazione intitolati ai giovani o alle donne deve essere attestata alla data di ammissione alle agevolazioni.
Progetti ammessi all’agevolazione di Ismea
La misura Più Impresa, che riguarda investimenti massimi di un milione e mezzo di euro, sostiene i progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo che perseguono alcuni obiettivi individuati nella misura:
- miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione.
- miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali (non sono ammessi investimenti realizzati per conformarsi alle norme dell’Unione europea).
- realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura.
Ai progetti ammessi è concesso mutuo agevolato a tasso zero della durata massima di 10 anni (15 anni per le iniziative nel settore della produzione agricola) di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile e contributo a fondo perduto fino al 35%, stabiliti secondo un processo istruttorio che si conclude entro sei mesi di presentazione della domanda, da presentare in via telematica attraverso il portale dedicato.