Ancora progetti e iniziative per inserire i giovani nel settore dell'agroalimentare. Già nell'estate 2012 era stato delineato il programma di scambio per aspiranti agricoltori e agronomi europei, un vero e proprio Erasmus, modello di formazione ormai consolidato basato sul confronto diretto fra gli studenti di diversi Paesi. Allora, la Commissione Europea aveva lanciato un bando di gara per raccogliere proposte di progetti pilota e concesso un contributo di importo compreso fra 1 e 1,5 milioni di euro. A 4 anni da una delle prime iniziative di formazione nel settore primario, scende in campo l'ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) con un nuovo bando che vuole favorire l'occupazione giovanile.
Il bando e i requisiti necessari
Il via libera al nuovo bando dell’ISMEA è stato decretato a inizio mese, e punta sulla possibilità di impiegare i ragazzi nel settore agricolo. Il bando si articola in 2 lotti da 30 milioni di euro ciascuno, in base alla posizione geografica delle operazioni fondiarie. Il primo lotto comprende le regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Veneto, Lazio, Marche, Toscana e Umbria, mentre il secondo l' Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Campania, il Molise, la Puglia, la Sardegna e la Sicilia.
La partecipazione al bando è riservata ai giovani che intendono insediarsi per la prima volta in un'azienda agricola in qualità di capo azienda e che, alla data di presentazione della domanda, risultano in possesso, a pena di esclusione, di diversi requisiti. La cittadinanza in uno degli stati membri dell'Unione Europea, un'età compresa fra i 18 e 40 anni, la residenza in Italia e un titolo di studio in campo agrario. E non finisce qui: i giovani che aspirano al bando devono anche avere alle spalle almeno 2 anni di esperienza lavorativa nel settore agricolo, documentata dall'iscrizione al relativo regime previdenziale. La domanda di partecipazione al bando deve essere presentata in forma telematica, mediante il portale dedicato, entro le ore 12 del 10 giugno 2016.
Le agevolazioni
Ma in cosa consistono concretamente le agevolazioni? Si tratta di un contributo in conto interessi nella misura massima di 70mila euro erogabile per il 60% all’avvio dell’ammortamento dell’operazione. Il restante 40%, sarà erogato all’esito della corretta attuazione del piano aziendale allegato alla domanda di partecipazione. Dal momento della stipulazione dell'atto, non possono passare oltre 9 mesi per l'attuazione del piano. L'importo richiesto deve essere compreso tra 250mila euro e 2 milioni di euro.
a cura di Michela Becchi