L’importanza della filiera agricola
L’hashtag #iofrescoacasa non è semplicemente una simpatica variazione sul tema dell’ormai abusato (ma ancora necessario) #iorestoacasa. È invece la sintesi di una collaborazione tra i diversi attori della filiera alimentare, invocata da più parti. Per sostenere i produttori agricoli si stanno muovendo nelle ultime settimane diversi cuochi di fama internazionale, che delle piccole realtà dedite a una produzione sostenibile e di qualità sono sempre stati i primi clienti. Lo stop della ristorazione, dunque, ha finito per sottrarre un importante canale di vendita proprio a quelle aziende che difficilmente riescono a far sentire la propria voce, avulse dal sistema della grande distribuzione. E l’invocazione di un rapporto più paritario tra fornitori e cuochi, più volte abbracciata in passato da tanti celebri rappresentanti del mondo della cucina, ora diventa una priorità da concretizzare per garantire la sopravvivenza di una filiera agricola responsabile, buona e sostenibile. A preservarne il valore sono attive sul territorio le piccole botteghe di quartiere di cui abbiamo parlato a più riprese. E i mercati contadini, nelle città dove possono restare aperti.
I cuochi a supporto della filiera agricola
Ma anche i cuochi - che la fama guadagnata negli ultimi anni devono ascriverla anche all’opportunità di disporre di grandi prodotti della terra e artigianali - possono far sentire la propria voce. Le iniziative nel mondo della gastronomia internazionale sono molteplici: in America spende parole importanti Dan Barber, da sempre impegnato nella valorizzazione del lavoro agricolo; in Spagna è Andoni Luis Aduriz a promuovere l’intervento di Euro Toques per il sostegno dei prodotti freschi e di stagione. In Francia si è recentemente pronunciato in tal senso Mauro Colagreco, anche lui devoto ai prodotti della terra. Ma anche in Italia, dove il tessuto delle piccole produzioni di qualità punteggia l’intera Penisola, sono moltissimi i cuochi riconoscenti ai propri fornitori di fiducia (in tal senso, per esempio, va letta l’iniziativa dei ragazzi di Retrobottega, a Roma). L’ultima collaborazione nata nel segno di un aiuto reciproco tra produttori - non i più piccoli, in questo caso - e ristorazione prenderà forma nei prossimi giorni a Milano, grazie all’impegno del gruppo Foody Mercato Agroalimentare Milano (gestito da SogeMi) e dell’associazione Le Soste, che riunisce importanti insegne storiche e più recenti della grande ristorazione italiana.
Iofrescoacasa. La buona spesa con i cuochi lombardi
L’idea di Iofrescoacasa, insomma, è quella di mettere a disposizione di tutti la competenza dei cuochi lombardi, chiamati a raccontare il “fresco” in base alla stagionalità dei prodotti, esaltandone le qualità e spiegando come utilizzarli a casa nel migliore dei modi, preservandone le proprietà e il gusto. La campagna si sviluppa in dieci videotutorial, che saranno trasmessi in diretta Instagram a partire da giovedì 16 aprile (ore 12), quando Cesare Ferrero, presidente del Mercato Agroalimentare di Milano, illustrerà la gamma dei prodotti freschi smistati dai mercati generali meneghini (ortofrutticolo, ittico, carni, floricolo), e l’impegno degli operatori per garantire la tracciabilità e la sicurezza alimentare (l’operatività è piena, anche se fino a cessata emergenza i mercati sono chiusi al pubblico). Negli episodi successivi, ognuno dei cuochi coinvolti potrà scegliere i prodotti più coerenti con la propria idea di cucina, per raccontarli in pillole, fornendo indicazioni utili su come sceglierli, conservarli e cucinarli in modo semplice. Dunque non aspettiamoci videoricette d’autore, ma consigli per la spesa giusta, che mettono al centro il rispetto per l’ingrediente e per chi lo ha prodotto. Apre le danze Claudio Sadler, presidente dell’Associazione Le Soste, cui seguiranno altri 8 chef, da Viviana Varese a Giancarlo Morelli, tutti moderati dalla giornalista Nadia Toppino. L’iniziativa social è solo il primo step di un protocollo d’intesa siglato dalle parti per concretizzare un percorso di comunicazione del valore dei mercati generali di Milano (e di tutti i mercati generali d’Italia che continuano a lavorare in tempi di crisi, aggiungiamo noi), come ricorda una nota dell’azienda: “Il Mercato Agroalimentare rappresenta per la Città, la Provincia milanese e la Regione Lombardia un servizio di pubblica utilità essenziale per garantire l’approvvigionamento, la distribuzione, la sicurezza alimentare, la qualità e il controllo dei prezzi dei prodotti alimentari freschi”.