La Fondazione Gambero Rosso, creata con lo scopo di dare attenzione e risalto ai temi di ordine sociale e della ricerca, porta avanti questa rubrica dedicata alle donne, non tanto perché crediamo nelle quote rosa ma perché è fondamentale parlare e sensibilizzare sulla parità di genere. Ed è altrettanto fondamentale farci portavoce di donne che hanno raggiunto importanti obiettivi nel proprio settore. Qui l'intervista a Cristina Cattaneo e Daniela Gazzini.
Intervista a Cristina Cattaneo e Daniela Gazzini
Nella vostra esperienza lavorativa quali sono stati – se ce ne sono stati - gli ostacoli che avete dovuto affrontare in quanto donne?
Il fatto di essere donne non ci ha mai limitato come imprenditrici. L’unica cosa che abbiamo rilevato con il tempo è che ogni volta che ci presentavamo a una riunione, i partecipanti uomini rimanevano sorpresi del fatto fossimo donne.
Nel vostro attuale ruolo quali leve gestionali sta utilizzando per facilitare il mondo femminile?
Le leve gestionali che stiamo utilizzando sono la parità di salario a parità di funzioni ed esperienza, la flessibilità di orari di lavoro per tutti quelli che hanno figli piccoli e i corsi di formazione per la sala e per la cucina. La direzione di tre dei quattro locali VIVI, quindi VIVI – Piazza Navona, VIVI - Villa Pamphili e VIVI - Rinascente, è affidata a una donna, come anche la guida del nuovo laboratorio VIVI – LAB. Solo Le Serre – botanical garden restaurant ha un direttore uomo. Il nostro staff comunque è per oltre il 50% formato da donne.
Quali proposte o modifiche vorreste proporre alle autorità di governo per accelerare il raggiungimento della parità?
Sarebbe utile chiedere aiuti economici per pagare gli asili nido e babysitter come accade in Francia, affinché le donne non smettano di lavorare appena diventano mamme. Occorrerebbe dare degli incentivi alle aziende che assumono donne che hanno perso il lavoro durante il periodo della pandemia, indipendentemente dall’età e dal tipo di contratti avuti in precedenza. Infine, aiuterebbe avere contributi zero per le assunzioni del personale sostitutivo della dipendente in maternità, perché non deve in alcun modo essere percepita come un peso. Il nostro sogno è che non si debba neanche parlare di parità di genere: il genere dovrebbe essere un non-problema, totalmente irrilevante rispetto ai diritti e all’accesso al lavoro.
Quali modalità e quali formule suggerite per sensibilizzare e rendere consapevole il mondo maschile di questo gap? Un gap che, peraltro, ha conseguenze anche sul Pil.
L’impiego femminile porta una maggiore ricchezza alle famiglie, di conseguenza si spende di più e di questo beneficia l’economia. La condivisione delle responsabilità nell’economia familiare finisce, inoltre, con l’alleviare gli uomini da un carico di stress. In aggiunta, donne più realizzate e felici del proprio lavoro contribuiscono a una maggiore competitività e a un benessere generale.
Ci piacerebbe sapere un aneddoto (positivo o negativo) di una delle vostre esperienze sul tema.
Quando iniziammo la nostra attività di imprenditrici con VIVI – Villa Pamphili, molti supposero – a torto - che fossimo imparentate con personaggi di spicco: questo pettegolezzo ci sorprese e ferì, come se fosse una conditio sine qua non per poter fare impresa. Con il tempo abbiamo dimostrato che se hai una buona idea, lavori sodo e offri un prodotto di qualità puoi farcela, indipendentemente dal genere. Oggi siamo orgogliose di VIVI e della direzione che sta prendendo la nostra azienda. A breve inaugureremo un nuovo laboratorio con una tecnologia che segue i più alti standard legati alla sostenibilità, VIVI LAB, che produrrà dolci certificati BIO anche per il retail e la grande distribuzione.
VIVI – Roma - Villa Pamphili - via Vitellia, 102 - 06 5827540 - www.vivi.it
VIVI - Le Serre – Roma - via Decio Filipponi, 1 - 06 83986929 - www.vivi.it
VIVI – Roma - Piazza Navona, 2 – 06 68 33 779 - www.vivi.it
VIVI – Roma - Rinascente Tritone - 06 87916663 - www.vivi.it