La Fondazione Gambero Rosso รจ stata creata con lo scopo di dare attenzione e risalto a tutti i temi di ordine sociale e della ricerca che il nostro gruppo imprenditoriale segue costantemente. Vogliamo ora farci portavoce delle nuove leve, protagoniste di un nuovo corso della cucina italiana, insomma di quella che potremmo definire โLa cucina del futuroโ. Oggi conosciamo Matteo Taccini, classe 1992, giovane chef del Ristorante ConTanima nello storico Hotel Laurin nel cuore di Bolzano.
Intervista a Matteo Taccini
Dove hai studiato?
Per quanto riguarda la mia formazione e i miei studi ho ottenuto un diploma in ragioneria, ma la veritร รจ che non mi piaceva la scuola. Mio padre mi disse che avevo due alternative, studiare o lavorare, cosรฌ scelsi di andare a lavorare nella cucina della tavola calda di mio padre, e da lรฌ inizia tutto. Dopo circa un anno, decisi di andare a fare unโesperienza di vita in Australia, dove continuai a lavorare in cucina e mi accorsi che in quellโambiente mi sentivo bene, mi divertivo e il tempo volava. Di ritorno dallโAustralia decisi di fare l'Alma, la Scuola di cucina, e da quel momento mi avvicinai allโalta cucina, avendo una visione sempre piรน ampia del mondo gastronomico. Dopo lโAlma iniziai a viaggiare e, la curiositร di conoscere altre realtร gastronomiche e la voglia di crescere professionalmente, mi spinse a conoscere altri paesi.
Sei soddisfatto della tua formazione?
Sono contento delle esperienze che ho accumulato nella mia vita e soprattutto di essere passato in alcune delle cucine piรน importanti al mondo, ma so che cโรจ ancora tanto da conoscere. Ora mi sento pronto a mostrare quello che รจ la mia visione di cucina.
Credi sia importante la formazione permanente? Tu la prendi in considerazione?
ร bellissimo conoscere e vedere cose nuove e penso sia altrettanto eccitante avere personalitร e cercare di far qualcosa che venga da noi stessi. Io non amo molto il mondo virtuale e del web, mi piace leggere e vedere di persona ciรฒ che mi interessa, la continua curiositร e voglia di conoscere รจ per me formazione permanente.
Chi รจ stato il tuo primo maestro?
Ho avuto la fortuna di conoscere molti grandi chef nel mio percorso, il primo รจ stato sicuramente Anthony Genovese. Lo rispetto molto, e anche oggi, a distanza di tanto tempo, ricordo che al Pagliaccio si cucinava e si cucina veramente. Le cotture al burro e soprattutto i fondi che realizzava lo chef sono ancora impressi nella mia mente. Un altro chef che stimo tantissimo e per cui nutro ammirazione profonda รจ Oliver Pena, chef di Enigma, il ristorante di punta di Albert Adriร .ย La sua attitudine al lavoro, la sua forma, e il modo di comportarsi con le persone mi hanno insegnato molto.
Da quali cucine, fuori dallโItalia prendi spunto?
Come detto cerco di non prendere spunto da nessuno e di seguire le mie idee, per me avere personalitร รจ molto importante. Quello che sรฌ, seguo con attenzione, รจ il territorio. In ogni cittร ci sono dei prodotti unici e di nicchia. Penso che la ricerca di piccoli produttori e degli ingredienti โveriโ sia la missione di ogni chef.
Quale รจ, secondo te, la cucina del futuro?
Oggi stiamo vivendo una profonda crisi perchรฉ ci sono pochi cuochi e molti stanno cambiando lavoro.ย Questo รจ un problema internazionale e molto ristoranti โpluristellatiโ si trovano nella condizione di limitare i servizi o addirittura ampliare i giorni di chiusura perchรฉ non hanno personale a sufficienza per garantire un servizio adeguato. Se dovessimo continuare cosรฌ, la cucina del domani sarร composta da piccoli ristoranti composti da poco personale, che serviranno pochi clienti, e il tutto sarร piรน veloce e informale. Una cucina di mercato senza troppi fronzoli.
Qual รจ il rapporto tra lo chef e la sala e tra lo chef e il food and beverage manager?
Tutto il lavoro svolto nel ristorante viene svolto dal team, รจ la cosa piรน importante: il merito o il successo non si deve mai accreditare a una sola persona. La squadra rende tutto possibile, in cucina come sala. Per quanto riguarda la sala, la fiducia che riponiamo in questo comparto รจ veramente importante, loro si prendono cura dei clienti e danno risalto a ciรฒ che la cucina fa. Il legame e il rispetto tra i due reparti sono la chiave per raggiungere un obiettivo comune.
Tre qualitร che deve avere un cuoco, oggi.
Le tre qualitร che stimo in una persona in cucina per me sono: attitudine al lavoro, il piacere di fare le cose al meglio e lโorganizzazione mentale.
Tre indirizzi imperdibili nella tua cittร (cittร natale o dove lavori).
Per una indimenticabile esperienza gourmet consiglio Il Pagliaccio a Roma. Una buona pizza romana - ma non solo pizza โ Emma; infine, sempre a Roma genere street food, lโinsormontabile Trapizzino. I tre produttori che consiglio sono del Trentino-Alto Adige: Aspinger Raritaeten di Harald Gasser & Petra Ottavi; Azienda agricola Foradori; Primitivizia di Eleonora e Giovanni Cunaccia. Tutti sono una grande fonte di ispirazione per me.
Progetti Futuri?
Per ora sono concentrato sul presente, ciรฒ che ci riserva il futuro รจ incerto, per questo mi godo il presente. Sono focalizzato sui miei obiettivi e sono convinto che a ogni azione corrisponde una reazione. Vediamo questo dove mi portaโฆ!
La ricetta di un tuo piatto iconico, possibilmente replicabile a casa.
A volte mi chiedono un piatto iconico o rappresentativo, ma realmente cerco di cambiare i menu sforzandomi di presentare sempre qualcosa di nuovo. Questo mi aiuta a mantenere la mente creativa e anche a cercare nuove tecniche da incorporare nel menu. Comunque, faccio riferimento a un piatto che nella stagione passata รจ stato molto rappresentativo per me: โcarciofo, paneโฆe la sua essenzaโ, visto le mie origini romane, doveva essere assolutamente presente nel menu.
Carciofo e la sua essenza: la ricetta di Matteo Taccini
Ingredienti
- 2 carciofi romaneschi
- 10 carciofi spinosi
- 500 g di pane a lievitazione naturale
- 1 mazzo di nepitella
- 2 l di olio di semi
- 500 g di panna
- 1 l di latte
- sale
- pepe in grani
- 1 l di brodo vegetale
- soia lenticchie
- sale maldon
Procedimento
Pulire i carciofi romaneschi privandoli del gambo e cuocere in olio di vinacciolo a 100 gradi vapore per circa 1 ora e 30 minuti. Asciugare bene e cuocere alla brace 1 minuto per lato. Per lโessenza di carciofi, pulire i carciofi spinosi, tagliandoli in 4 pezzi e privandoli delle spine. Per questa ricetta, recuperare anche i gambi e far rosolare il tutto in casseruola. Una volta che i carciofi risultano dorati, sfumare con il brodo vegetale; ripetere il procedimento per altre 3 volte. Lโultima volta deglassare con soia lenticchie. Coprire il tutto con acqua e ghiaccio e far cuocere per circa 1 ora. Filtrare e portare in riduzione fino a consistenza desiderata. Per la spuma di pane, tagliare il pane a lievitazione naturale a cubetti e tostare in forno a 180 gradi per circa 15 minuti. Deve risultare dorato. Mettere il pane in infusione in una pentola con latte e panna, e portare il tutto a 80 gradi. Togliere dal fuoco e lasciare insaporire per circa 2 ore. Frullare il tutto e filtrare con chinoix fino. Correggere di sale e caricare nel sifone con 2/3 cariche. Per lโolio alla nepitella, mettere nel termomix 250 g di nepitella sfogliata, 300 ml di olio di vinacciolo. Mettere il tutto nel termomix e frullare per 12 minuti a 80 gradi. Filtrare e riservare. Per il pane tostato alla nepitella, mettere 100 g di pane tagliato a cubetti nel termomix e frullare a velocitร massima per circa 1 minuto. Saltare in padella con poco olio, fino a completa doratura. Aggiungere sale e nepitella tagliata fine.
Finitura
Cuocere il carciofo al forno Josper per circa 1 minuto per lato, asciugare bene e aprire come se fosse una rosa. Pulire bene da eventuali spine o peluria che possiamo trovare allโinterno. Adagiare al centro del piatto, condire con sale maldon, spuma di pane tostato, aggiungere olio alla nepitella. Versare lโessenza di carciofo.
Consigli utili
Per questa ricetta si consiglia di pulire molto bene i carciofi da eventuali spine o peluria. Ricordiamo anche lโimportanza della stagionalitร dei prodotti.
Ristorante ConTanimaโ Bolzano (BZ) โ via Laurin, 4 - +39 +0471 311133 - www.laurin.it
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