Innovation Design. Cos'è e come si applica al cibo
Nasce da una domanda che apre scenari infiniti il percorso di Innovation Design for Food: “Cosa succederebbe se...?”. È questo l'interrogativo comune alle ricerche dell'innovation design, che come ogni azione creativa si genera sul filo di una narrazione in divenire. E questo è il lavoro che ogni giorno coinvolge il gruppo di design del Politecnico di Torino, che da due anni a questa parte, quando il team si è ufficialmente costituito, ha scelto di chiamarsi Innovation Design Lab. Un team composito che sviluppa progetti molteplici sulla traccia di cui sopra, e nell'ultimo anno, con il supporto degli studenti di Design Sistemico del Politecnico, degli esperti e delle più interessanti startup del settore food, ha messo insieme un vero e proprio atlante del cibo mappando Torino e le sue attività di produzione, somministrazione e consumo un quartiere dopo l'altro. Perché dalla conoscenza dei contesti alimentari e gastronomici possa scaturire una diversa fruizione del territorio urbano di cui beneficiano tutti, la ricerca universitaria come le aziende locali, i turisti in visita alla città come l'incubatore I3P, che sostiene le idee più innovative a tema food.
La mappa gastronomica di Torino
I numeri, forse, contano poco, ma restituiscono le dimensioni di un percorso che è ben lungi dall'arrestarsi: più di 70 studenti al lavoro negli ultimi mesi, 6358 luoghi censiti come punti strategici di produzione, trasformazione, vendita, consumo di cibo, una mappa che annovera 2180 bar, gelaterie e pub, 1418 negozi al dettaglio, 1183 pizzerie e ristoranti, 543 spazi per il cibo d’asporto. E incrocia i dati raccolti secondo parametri d'indagine utili per ricostruire l'identità gastronomica di Torino; qualche esempio? Il maggior numero di insegne e attività si concentra in centro città, e questo non stupisce, ma lo seguono da vicino quartieri come Pozzo Strada, Parella, Barriera di Milano, Vanchiglia e Vanchiglietta. E poi? Proprio il riscontro porta a porta ha permesso di fotografare l'identità e le problematiche di ogni quartiere: da qui è partito il lavoro dei creativi.
Multietnico, sostenibile, locale, divertente. Il cibo di Torino
Le idee concretizzate finora sono molte e disparate. Al quartiere periferico di Falchera (risultato all'ultimo posto per concentrazione di attività ristorative), per esempio, è scattata l'operazione Mens Sana: la Cascina Falchera provvede a preparare il cibo, un'applicazione mette in comunicazione i lavoratori del polo CNH, il grande villaggio industriale dell'area, con la cucina, così che l'ordine viaggi online e il pranzo sia consegnato direttamente al cancello richiesto. A Vanchiglia, invece, è nato Cibamenti, la piattaforma online per fare la spesa tra i banchi del mercato... Senza recarsi al mercato. L'obiettivo? Risollevare le sorti del mercato di Santa Giulia, che ha sofferto la crisi degli ultimi tempi. E poi c'è il progetto Mirafiori per redistribuire le eccedenze del grande Centro agroalimentare di Torino (Caat) o l'iniziativa didattica Cibogramma che favorirà l'integrazione culturale sulle tavole del quartiere più multietnico di Torino, Aurora. Ma la disamina potrebbe proseguire a lungo. A San Salvario, per esempio, si è scelto di privilegiare il circuito delle botteghe alimentari: per merenda o all'aperitivo i carretti di BiCibo porteranno fuori da uffici e scuole le specialità dei negozi aderenti al circuito. Mappe digitali e brochure informeranno su spostamenti e prodotti. Un paio di suggerimenti ancora: Walkeat a spasso per Barriera di Milano attraverso tour enogastronomici tematici e Orabuona, l'app attiva tra Cenisia e Cit Turin per chi va sempre di corsa e il cibo potrà prenotarlo in anticipo presso i locali che hanno aderito al circuito. E se non bastasse, lo strumento suggerisce pure il percorso più veloce per raggiungere il ristorante a piedi o in bici. E i luoghi all'aperto dove godersi la pausa. Creativi al servizio della città. E della buona tavola.
a cura di Livia Montagnoli
Qui il link per seguire le attività di Innovation Design for Food