Nel 2024 i consumatori di tutto il mondo potranno aspettarsi un po' di sollievo dall'inflazione alimentare con i prezzi dei principali prodotti di base come zucchero, caffè, mais e soia che si ridurranno grazie all'aumento delle scorte in risposta a tre anni di prezzi in crescita, ha dichiarato Rabobank in un rapporto. La banca olandese, specializzata nel settore alimentare e agroalimentare, ha affermato che la domanda di prodotti alimentari rimarrà comunque debole, poiché i consumatori continuano ad affrontare le sfide economiche, tra cui l'elevata inflazione generale e i tassi di interesse che non tendono a diminuire. D'altronde un livello di inflazione così alto non si registrava da tempo, con molti paesi che stanno arginando la crescita in vari modi. In Inghilterra ci stanno provando da un paio di anni ad abbassare l'inflazione aumentando la concorrenza.
Non caleranno i prezzi di tutte le materie prime
Non tutti i prezzi dei prodotti alimentari si ridurranno. Rabobank prevede che il grano, da cui i Paesi in via di sviluppo dipendono in modo particolare, registrerà il quinto deficit consecutivo a causa della crisi climatica e delle potenziali restrizioni alle esportazioni russe. "Non sarà una passeggiata, ma le prospettive più positive per la maggior parte dei prodotti di base dovrebbero portare, nella maggior parte dei Paesi, a un calo del prezzo degli alimenti nei piatti dei consumatori", ha dichiarato Carlos Mera, responsabile del settore agroalimentare di Rabobank.
Il focus sull'America Latina
Secondo Rabobank, in questo contesto emergeranno vincitori e vinti e i settori della panificazione, dei prodotti lattiero-caseari e delle proteine animali saranno i maggiori beneficiari del miglioramento delle forniture dal Sud America. Rabobank prevede che il mercato del caffè registrerà un'eccedenza di 6,8 milioni di sacchi nel 2024/25 grazie al miglioramento della produzione in Brasile e Colombia, mentre il prezzo dello zucchero diminuirà grazie alle migliori condizioni in Thailandia. La banca prevede inoltre che il Brasile produrrà un raccolto record di 163 milioni di tonnellate di soia.
Il dilemma del grano mondiale
Per quanto riguarda il grano, invece, Rabobank ha avvertito che la produzione dell'Argentina e dell'Australia sarà probabilmente inferiore alle aspettative nei prossimi mesi, mentre la guerra in Ucraina continuerà a determinare una riduzione del surplus esportabile l'anno prossimo. Rimangono inoltre dubbi sulle restrizioni alle esportazioni di grano russo, anche se si prevede che il raccolto del Paese si manterrà al di sopra degli 87 milioni di tonnellate, ha osservato la banca.