Una classifica stilata partendo dall’opinione del cliente, una ricca rappresentanza di gourmet e appassionati di gastronomia che nei mesi scorsi hanno espresso la propria preferenza sul blog di Steve Plotnicki, Opinionated About Dining. Un percorso tra i migliori ristoranti d’Europa - distribuiti in 12 Paesi, con la Francia saldamente al primo posto per numero di presenze, ben 34 - valutati in considerazione di diversi fattori, dalla fascia di prezzo al tipo di clientela, all’interesse della proposta gastronomica, che attinge così in modo diretto all’esperienza degli utenti, e per questo è in grado di tracciare stili e tendenze della gastronomia europea del futuro.
Sono più di 140mila le recensioni che hanno decretato la vittoria del ristorante belga In de Wulf, immerso nelle campagne delle Fiandre, a Dranouter, tra fattorie e animali selvatici. L’ennesimo, meritato, riconoscimento per la cucina di Kobe Desramaults, che scala le classifiche grazie alla valorizzazione degli ingredienti locali - carne, formaggi, pesci e molluschi – per un ritorno alla semplicità che sa di primitivo, e non può far dimenticare la direzione intrapresa dalla gastronomia nord europea, sempre più tesa a riscoprire e valorizzare con orgoglio le proprie origini e gli ingredienti naturali. Al secondo posto l’inossidabile Troisgros di Roanne e, a chiudere il podio, il ristorante dello spagnolo Quique Dacosta (Denia, Spagna). Nella Top ten spazio anche per il Degrees Experience di Albert Adrià (Barcellona), il Noma di René Redzepi (Copenaghen) e il Fat Duck di Heston Blumenthal (Bray on Thames, Gran Bretagna).
Enrico Crippa è il primo della nutrita rappresentanza italiana con Piazza Duomo (Alba) che si aggiudica la dodicesima posizione; ma sono molti i nomi che tengono alta la bandiera dell’eccellenza gastronomica nazionale, in ordine: Le Calandre, Dal Pescatore, Osteria Francescana, Uliassi, Combal.Zero, La Pergola, Da Vittorio, Torre del Saracino, Don Alfonso 1890, Al Sorriso, Il Luogo di Aimo e Nadia.
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