Academia Barilla a New York. Un format di successo
Un anno fa era arrivata la prima apertura nella Grande Mela. Successo di presenze: turisti, newyorkesi in cerca della cucina italiana, italiani in trasferta, tutti d'accordo di fronte ad un piatto di pasta. Barilla, per essere precisi. Il format esportato a New York dall'Academia Barilla ha raccolto tanti consensi da spingere al bis, con l'inaugurazione, qualche settimana fa, di un secondo locale nel palcoscenico privilegiato di Bryant Park, cuore verde di Manhattan, per servire lo stile italiano dalla colazione agli aperitivi: pasta, ma anche insalate, panini, dolci e zuppe. E tanto spazio ai prodotti italiani, quelli consigliati dagli chef del gruppo, acquistabili nel market adiacente.
Ricerca e sviluppo. La pasta Pronto e la tecnologia 3d
D'altronde l'azienda leader del mercato della pasta nel mondo non ha nessuna intenzione di cedere il passo a nuovi concorrenti e le vere conquiste continua e metterle a segno nel campo della ricerca. Ha fatto molto parlare il lancio (sul mercato statunitense) della pasta “Pronto”, l'innovazione che incontra le esigenze dei ritmi moderni, garantendo una perfetta cottura senza ricorrere all'acqua bollente: sarà sufficiente aggiungere acqua fredda alla pasta già in pentola e attendere i dieci minuti di cottura richiesti perché assorba tutto il liquido e sia pronta per essere servita. Disponibile in pochi formati, il prodotto è solo uno dei ritrovati tecnologici perfezionati negli ultimi anni nei laboratori all'avanguardia del quartier generale di Parma.
Al vaglio dei ricercatori, e pressoché alle battute finali, la stampante 3d che stampa un piatto di pasta in due minuti (solo qualche anno fa ce ne volevano venti per ogni singolo pezzo. Il funzionamento è intuitivo e (solo) apparentemente semplice: l'impasto liquido di acqua e semola viene caricato in cartuccia al posto dell'inchiostro, il tecnico si occupa di disegnare una forma sul computer e le informazioni vengono trasmesse alla stampante, che in pochi minuti restituisce la pasta, pronta da cuocere. Le forme sperimentali sono quelle individuate tramite il concorso di design commissionato a Thingarage, che ha evidenziato le proposte più interessanti, le rose, i vortici, le lune.
Il passo successivo sarà quello di ipotizzare un mercato potenziale tanto per i macchinari – nelle intenzioni più rosee destinati anche all'uso domestico – quanto per questa nuova idea di pasta, che a qualcuno potrebbe far storcere il naso. Ma in casa Barilla già si pensa all'apertura di ristoranti dove sarà possibile ordinare piatti di pasta su misura confezionati tramite iPad o alla nascita di pastifici dove ritirare l'ordine inviato online. Ma anche alla possibilità di introdurre miscele diverse in base alle esigenze del consumatore, in grado di controllare all'origine calorie e sostanze allergizzanti.
http://barillarestaurants.com/