Il turismo in Italia vola: a giugno, nonostante un meteo instabile e aumenti dei prezzi, ci sono state 212,8 milioni di presenze, circa 12,5 milioni in più rispetto all'estate 2022 (+6,2%). A trainare la crescita, ancora una volta, i turisti stranieri (+9,6%). Dati assolutamente positivi anche da parte di Enit: su dati Data Appeal e Unwto per il periodo estivo, i passeggeri aeroportuali attesi in Italia a oggi sono almeno 1.844.000, di cui l’84% di origine internazionale e il 16% italiana. A giugno si prevedono in totale almeno 944 mila arrivi, in aumento del +8,6% rispetto al 2022. E già il primo trimestre 2023 ha dato i primi segnali di grande crescita dei flussi: tra gennaio e marzo 2023, il turismo internazionale è aumentato di un +86% rispetto allo stesso periodo del 2022. Hanno viaggiato all’estero circa 235 milioni di turisti.
Santanché: Verso il superamento del 2019
Esulta la ministra Daniela Santanché: “Il settore del turismo in Italia sta andando non bene, ma benissimo. Tutti i dati confermano che il 2023 sarà l’anno del sorpasso del 2019 e questo testimonia nel mondo che c’è voglia dell’Italia”. La ministra del Turismo ha parlato a Milano, nella Sala Orlando dell’Unione Commercianti, in occasione dell' evento organizzato dall'Ordine dei Dottori Commercialisti in collaborazione con l'Ordine degli Avvocati di Milano, dal titolo “Il turismo in Italia, patrimonio valoriale e leva di sviluppo per la nazione”. I numeri di Assolutismo-Confesercenti
È un'indagine di Assoturismo-Confesercenti, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze su un campione di 1.492 imprenditori della ricettività in Italia, a rimandare la fotografia di un successo tricolore sul fronte del turismo: previsioni positive, che potrebbero anche migliorare. La sensazione di tutto il comparto è che i valori ritorneranno oltre i livelli pre-Covid grazie alle partenze di coloro che ancora non hanno programmato il viaggio.
Turismo: gli stranieri tirano la crescita
Per la domanda straniera, la ripresa è già arrivata. Il crollo scatenato dalla pandemia è stato recuperato, e quest'estate ci saranno più turisti stranieri rispetto al pre-Covid. Si prevedono infatti per il trimestre oltre 101,2 milioni di presenze straniere, il +9,6% rispetto allo scorso anno e un valore più alto (+0,9%) anche di quello registrato nell'estate 2019. Gli incrementi più significativi sono stati segnalati per i flussi tedeschi –presenti in tutte le aree e tipologie di offerta, ma soprattutto nelle località dei laghi - francesi, svizzeri, olandesi, britannici, austriaci e belgi. Tra i mercati extraeuropei aumentano soprattutto i visitatori Usa: l'interesse dei turisti americani è orientato prevalentemente verso le città/centri d'arte e le aree rurali e della collina.
In crescita anche i turisti italiani
Continua a crescere, comunque, anche il numero di turisti italiani, sebbene più lentamente. Per l'estate si prevede un aumento del +3,3%, con oltre 111,6 milioni di presenze stimate, ancora il -1,2% rispetto al 2019 compensato però dagli stranieri. Dunque, per la prossima estate dovrebbe ridursi sensibilmente la differenza tra le due componenti del mercato: la quota della domanda italiana è stimata al 52,4%, contro il 47,6% della domanda estera (i valori del 2019 erano rispettivamente 52,9% e 47,1%).
Alberghi: crescita media del +6,4%
Per il settore alberghiero le aspettative di crescita si attestano al +6,4%, trainate dal +10,7% di richieste giunte dai mercati esteri. Prenotazioni in crescita anche per il settore extralberghiero, con un +5,9%; ancora determinanti sono le richieste degli stranieri, stimate al +8,4% rispetto al 2022.
Turismo in crescita: picchi geografici
Durante il periodo estivo la crescita del mercato sarà avvertita in tutte le aree del Paese, anche se non in maniera uniforme. Infatti, l'andamento migliore è stato segnalato dagli imprenditori del Nord Ovest e del Sud/Isole, sostenuto grazie alle prenotazioni dei turisti stranieri rispettivamente del +14,8% e del +16,2%. Valori altrettanto positivi sono stati segnalati dagli imprenditori del Centro e del Nord Est, anche questi trainati dalle richieste della domanda straniera.
I risultati migliori del periodo sono attesi per le imprese ricettive delle città d'arte/centri minori, con una crescita stimata dell'8,3%. Per l'estate la crescita stimata degli italiani è del 5,7%, mentre le presenze straniere aumentano del 9,7%. Cresce anche il grado di internazionalizzazione delle città, borghi e centri minori, che ospiteranno prevalentemente stranieri (64,5% del totale). Per le località dei laghi e le aree rurali e di collina la variazione attesa è del +7,8%. In crescita anche il movimento turistico delle località marine e montane, rispettivamente con il +5,9% e il +6,6%. Abbastanza positiva anche la percezione delle imprese che operano nelle località termali e ad "altro interesse", con una crescita stimata rispettivamente del 3,5% e del 3,4%.
Turismo: raggiunti i livelli pre-pandemia
“Finalmente quest’estate, dopo tre anni, possiamo dire che è i visitatori stranieri sono tornati ai livelli pre-pandemia, anche se sul fronte della domanda italiana si sente l’erosione della capacità di spesa delle famiglie - commenta Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti - Le previsioni per l’estate restano comunque assolutamente positive. Una conferma dell’attrattività della destinazione Italia e del dinamismo del comparto, che però va più che mai sostenuto. I buoni risultati non devono farci dimenticare vecchi e nuovi problemi, dalla mancanza di infrastrutture alla concorrenza sleale dell’abusivismo turistico, dalla carenza di personale all’incremento dei tassi di interesse sui mutui. Il Piano Strategico deve essere l’occasione per programmare insieme alle parti sociali, come non si è mai fatto, il futuro del turismo italiano, tra i più vitali della nostra economia”.
I viaggiatori internazionali in Italia
I viaggiatori internazionali in Italia sono circa 15 milioni, con un aumento del +42,0% sul 2022 ed un recupero dell’87,7% sul medesimo periodo del 2019.
Si sceglie l’Italia soprattutto come meta di vacanza (30% circa dei viaggiatori) e per motivi di lavoro (21,4%). Ma anche per visitare parenti e amici (14,6%) e per shopping (11,8%).
Il 71,7% dei flussi proviene dai Paesi dell’Unione Europea, principalmente da Francia e Germania. Il 18,3% dall’area extra europea, soprattutto dal Regno Unito. Secondo le stime Unwto, nel primo trimestre 2023, gli arrivi internazionali raggiungono l'80% dei livelli pre-pandemia (-20% su gennaio-marzo 2019), sostenuti dai forti risultati in Europa (-10%) e Medio Oriente (+15%).
Le prospettive a breve termine sul turismo internazionale, soprattutto nei mesi a ridosso della stagione estiva, superano ampiamente quelle espresse per il 2022. Nel complesso, quasi il 70% degli esperti prevede performance superiori per i viaggi tra maggio e agosto. Il 50% attende un risultato migliore, mentre il 19% è ancora più ottimista.
L'Italia fa gola ai turisti Usa
Per scegliere la vacanza, i turisti terranno conto soprattutto del buon rapporto qualità-prezzo, con un atteggiamento più cauto nei confronti della spesa, e della vicinanza del luogo di svago da casa, privilegiando tragitti brevi.
L’Italia fa gola agli americani. Gli Usa infatti sono il primo mercato di provenienza, in termini di passeggeri aerei, con un’incidenza del 26,3% sul totale estero previsto nel trimestre estivo.
Sul podio anche Francia (6,1%) e Spagna (4,7%) che insieme raggiungono una quota parte dell’11%. Nel resto della top ten, tra i viaggiatori provenienti da Paesi oltreoceano anche l’Australia che si posiziona al quinto posto (4,1%) e il Canada al settimo (3,8%). Seguono Brasile (2,8%), Corea del Sud (1,9%) e Argentina (1,7%). Gli australiani si fermano mediamente 25 notti, gli argentini quasi 20. I canadesi effettuano circa 15 pernottamenti come i brasiliani, mentre la permanenza media degli statunitensi in Italia si aggira intorno alle 12 notti. Il soggiorno dei coreani dura poco più di una settimana.
Identikit dei turisti stranieri
Si arriva in Italia prevalentemente in coppia. Le prenotazioni aeree sono in prevalenza per 2 passeggeri (32,3%) e per piccoli gruppi di 3/5 persone (28,3%). I viaggiatori individuali rappresentano il 27,3%. Su Roma Fiumicino e Milano è previsto l’80% degli arrivi aeroportuali internazionali, distribuiti in egual misura. Quanto alle strutture ricettive prenotate online sono sature già per oltre il 40 per cento a giugno (luglio 27,9%; agosto 21,8%). Al momento, il comparto lacuale è quello più apprezzato per il trimestre estivo, con una saturazione Ota del 36,2%. Segue il prodotto balneare con il 33,7% e le città d’arte con il 33,1%. Il livello di occupazione attuale per la montagna (30,2%) e le terme (27%) è leggermente inferiore alla media nazionale complessiva.
Il ruolo dei professionisti
L'incontro milanese alla presenza della ministra Santanché è stata anche l'occasione per fare il punto sull'importanza del turismo a livello dell'economia del Paese. Il turismo, che incide sul PIL per oltre il 13%, può costituire un' importante leva di crescita: “Perché ciò si avveri - dichiara Marcella Caradonna Presidente dei commercialisti milanesi – è fondamentale che si crei una sinergia fra le varie componenti del tessuto economico e sociale dei territori e le professioni, in questo senso, potrebbero svolgere un'importante ruolo di raccordo e di collegamento”.
Turismo: occasione di crescita culturale e sociale
“La leva del turismo è essenziale per la crescita sociale, culturale ed economica del nostro Paese: in questo percorso di transizione che ci sta portando fuori da una crisi globale, sarà fondamentale il ruolo delle professioni, che sono supporto centrale per le imprese e le Istituzioni, consentendo di sostenere le competenze e valorizzare le esperienze anche sul territorio”: ne è convinto il Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Antonino La Lumia. Solo in Lombardia - rileva la ministra Santanchè - sono “oltre 68 milioni i visitatori previsti in Italia per vacanze estive e 7,4 milioni avranno come destinazione Milano”.