I migliori architetti e designer internazionali al WAF
I vincitori saranno svelati solo il prossimo novembre, quando i migliori progetti architettonici internazionali del 2015 si contenderanno i riflettori del World Architecture Festival in quel di Marina Bay Sands, a Singapore. Per il momento, in occasione del London Festival of Architecture (dal 24 al 27 giugno alla Westminster University), ci si accontenta di scoprire i finalisti in concorso, selezionati in 47 Paesi del mondo tra oltre settecento candidature di architetti e designer. Non gente qualunque, ma nomi di spicco del panorama internazionale, da Foster a Zaha Hadid, a Rafael Vinoly. Tra le sezioni speciali del festival, una riguarda da vicino anche il mondo della ristorazione, occupandosi di selezionare gli esiti più interessanti dell'interior design frutto di progetti realizzati negli ultimi 18 mesi.
INSIDE. Interior design d'autore, anche al ristorante
INSIDE - il World Festival of Interiors – prende in considerazione l'apporto di designer e architetti nella progettazione di spazi funzionali e coerenti con le modalità d'uso di edifici adibiti all'ospitalità, al benessere, o destinati a scopo abitativo e infrastrutturale.
Per la categoria Bar&Restaurants sono sei i finalisti designati da una giuria internazionale di esperti: a novembre ognuno di loro presenterà pubblicamente il proprio progetto davanti alla platea del festival, gareggiando così per aggiudicarsi il premio di categoria (il 6 novembre durante la cena di Gala conclusiva) e stimolare la discussione sul futuro dell'interior design.
Zen Sushi a Roma. Carlo Berarducci conquista la finale
Quest'anno anche l'Italia porterà un suo rappresentante a Singapore: è Carlo Berarducci, firma della recente ristrutturazione di Zen Sushi a Roma, a conquistare un posto nella rosa dei finalisti. Il celebre ristorante giapponese capitolino si contenderà la palma della vittoria con altri cinque progetti d'autore: gioca in casa l'Adrift by David Myers, elegante ristorante in stile asiatico coloniale guidato dallo chef statunitense all'interno del Marina Bay Sands; le pareti sinuose in acciaio lucido del pluripremiato Coastal Private Club di Wuxi ( in Cina) guadagnano un altro posto in finale, come l'originale progetto del Mecha Uma di Taguig, nelle Filippine, guidato dallo chef di Manila Bruce Ricketts, che cucina a vista dietro al banco centrale ricalcato sull'esempio di un sushi bar. Destinazione Sud Est Asiatico anche per gli ultimi due finalisti: il Vivarium di Bangkok e il New Rock World Ktv del designer cinese Thomas Tse.
Riuscirà il progetto di Carlo Berarducci, ispirato ai templi di Kyoto (tonalità rosse, arancio e nero), tra marmi, carta di riso e legno, a sconfiggere la concorrenza asiatica?
Zen Sushi | Via degli Scipioni 243, Roma | Chiuso il lunedì (e sabato a pranzo) | Tel. 063213420 | http://zenworld.eu/roma/ristorante.html