Il biologo statunitense Ancel Keys è noto per aver formulato la cosiddetta “razione K” necessaria al sostentamento dell’esercito americano durante la seconda guerra mondiale. Ma proprio al seguito dei militari ebbe modo di scoprire la cultura alimentare dell’area mediterranea, da cui rimase tanto colpito da decidere di avviare un progetto di ricerca che si concentrasse sui benefici apportati alle patologie coronariche proprio dagli alimenti consumati quotidianamente dalle popolazioni interessate. Così si stabilì a Pioppi, piccolo villaggio di pescatori nel comune di Pollica (in Cilento) dove ebbe modo di studiare le abitudini e lo stile di vita del luogo per 28 anni, restando persuaso della bontà della sua prima intuizione e contribuendo a rendere celebre la dieta mediterranea nel mondo.
Nel 2010 l’Unesco ha iscritto la Dieta Mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità; un patrimonio suddiviso tra Italia, Grecia, Spagna e Marocco in prima battuta, poi esteso a Cipro, Croazia e Portogallo.
Dal 21 al 23 novembre a Vallo della Lucania, nella provincia di Salerno, va in scena il primo Salone Internazionale della Dieta Mediterranea, per raccontare un modello alimentare che ha fatto il giro del mondo attraverso le eccellenze locali. I lavori si apriranno con un convegno internazionale per approfondire, alla presenza di esperti, pratiche, tradizioni e conoscenze che consentono di mantenere alto il vessillo della mediterraneità in tavola. La stessa giornata vedrà l’incontro tra buyer e seller nell’ambito di un workshop pensato per accogliere trenta stand italiani e stranieri che promuoveranno alimenti simbolo del mangiar sano presso compratori internazionali.
A tutti sono invece rivolti gli show cooking ideati dagli istituti alberghieri e dalle aziende turistiche e enogastronomiche locali. E a giocare il ruolo di protagonista saranno le ricette della cucina povera locale, quelle che raccontano il mare del Cilento, ma anche le sue colline, e le tradizioni culinarie dei Paesi del bacino mediterraneo che interverranno alla manifestazione. La fucina del pane rivelerà i segreti del lievito madre, in un proficuo incontro tra culture che vantano radici comuni e nel tempo hanno saputo personalizzare le preziose risorse offerte dall’ecosistema mediterraneo: cereali, frutta e ortaggi freschi, olio d’oliva, erbe aromatiche, pesce e legumi. E perché no, anche il vino.
Salone Internazionale della Dieta Mediterranea | Vallo della Lucania (SA) | Dal 21 al 23 novembre, dalle 9.30 alle 19 | www.salonedietamediterranea.it/