A sostegno del diritto all'acqua
Un mese è già trascorso, ne restano 11 per partecipare alla campagna 10 Waves of One Drop, iniziativa promossa dall'organizzazione no profit The One Drop Foundation in occasione dei primi 10 anni di attività, spesi per garantire il diritto all'acqua in tutto il mondo. Con un'ottima intuizione, la fondazione ha coinvolto una serie di testimonial di forte richiamo, non limitandosi però a chiedere loro di metterci la faccia, ma incentrando la raccolta di crowdfunding sulle rispettive abilità delle personalità che hanno accettato la sfida. A disposizione la vetrina di una rete solidale online - Charitybuzz – che fino all'autunno 2018 collezionerà le donazioni per le singole esperienze eccezionali, una al mese, proposte da ciascuna delle celebrità. Tra loro – un cast stellare che vede pure la partecipazione di Michael Douglas, Shakira, Rafael Nadal – anche Ferran Adrià, indimenticato patron di elBulli, sulla costa catalana, che ha aperto la campagna nel mese di novembre.
Ferran Adrià. Da Bullipedia alla beneficenza
Lo chef che ha cambiato il corso della ristorazione moderna è certamente una personalità che ha saputo confermare negli anni di meritare un posto sotto i riflettori, ben oltre la pratica di cucina. Imprenditore di successo in coppia col fratello Albert, Ferran è quotidianamente coinvolto con le attività di ricerca e divulgazione di elBulli Foundation: solo un mese fa, il catalano ha lanciato il primo volume (500 esemplari, quasi 600 pagine a 80 euro, acquistabile online) dell'opera in 36 tomi che raccoglierà tutto lo scibile sull'universo gastronomico e la cultura alimentare, intitolata non a caso Bullipedia. Si comincia con le bevande, seguiranno – con una cadenza di 7-8 pubblicazioni annuali – focus su filosofia, tecnologia, arte e scienza degli alimenti e del mestiere di cucina, per addetti ai lavori e appassionati del genere. E il 2018, sempre che non si verifichino altri ritardi (burocratici e non) sarà pure l'anno inaugurale dell'ambizioso centro espositivo con ristorante e laboratorio di Cala Montjoi, nell'area protetta dove fino al 2011 è esistito elBulli. Intanto però Ferran Adrià presta la sua creativa per una giusta causa. E la sfida che l'aspetta è tutt'altro che semplice.
Il piatto dell'infanzia
L'offerta sul piatto per sostenere One Drop, infatti, scava nella memoria gastronomica di ciascuno di noi: cosa succederebbe se uno dei più grandi chef della storia della cucina si confrontasse con il nostro piatto preferito dell'infanzia? Quello, per intenderci, che ognuno considera perfetto così com'è, legato ai ricordi di un pranzo in famiglia, alla scoperta ingenua dei primi sapori inconsueti, ai rituali di una circostanza spazio-temporale che non tornerà. La prova, per essere chiari, non contempla l'idea di riportare in tavola il piatto della nonna: quella è una moda fin troppo abusata sulle tavole di mezzo mondo. Ferran, invece, promette di mettere in campo il suo genio creativo per trasformare la pietanza in questione, senza però snaturarne il significato. E riconducendolo al piano dell'avanguardia che gli è più congeniale: 4 le proposte selezionate, come i fortunati che saranno invitati ad assaggiare e discutere la creazione a Barcellona, nelle cucine di Enigma, dove sperimenteranno anche il percorso degustazione del ristorante, con Ferran e suo fratello Albert. Ognuno riceverà in dono la ricetta step by step firmata Adrià, per aggiungere un significato in più al ricordo del proprio piatto preferito d'infanzia. L'offerta più alta ha raggiunto i 20mila dollari: il ricavato finirà per metà nelle casse di One Drop, per metà finanzierà un progetto di beneficenza caro allo chef. Per scoprire i piatti vincitori, però, bisognerà aspettare novembre 2018. E voi, quale piatto fareste reinventare a Ferran Adrià?
http://onedroptenwaves.charitynetwork.com/
a cura di Livia Montagnoli