Spesso quando si vuol raccontare storie il cui protagonista è partito da un piccolo paese della Toscana si usa l’abusata frase “partendo dalla periferia”. Eppure quando si parla della cultura bisognerebbe sempre ricordare che il termine “periferia” per i borghi dell’ex granducato non è mai esistito. In queste terre da generazioni e generazioni ogni amena località può vantare il proprio genio, citando le opere più svariate: dal Mugello l’autore del cerchio perfetto, da Vinci quello della Gioconda, a Fucecchio uno dei grandi padri del giornalismo italiano, da Castiglion Fiorentino un premio Oscar e da Castagneto un premio Nobel, fino a Collodi da dove arriva l’autore della seconda opera più tradotta della letteratura mondiale.
Una parata d’artisti della parola cresciuti tra ulivi, vigne e cipressi, in una terra in cui gli endecasillabi di Dante vengono raccontati ai bambini come se fossero una filastrocca. Oggi a questa lista si aggiungono due personaggi che partendo da Panzano in Chianti hanno saputo imporsi separatamente per poi ritrovarsi al punto di partenza, ma non in carne e ossa, bensì trasmutati in alter ego letterari tra le pagine di carta di un romanzo.
Gli autori e protagonisti: Dario Cecchini e Alessandro Mauro Rossi
Il primo personaggio è il celeberrimo Dario Cecchini dell’Antica Macelleria Cecchini (in attività da 250 anni), che oramai definire semplicemente come macellaio pare riduttivo. Ambasciatore della carne toscana e della sua filosofia, elogiato da testate internazionali quali Il Times e l’Independent, e narrato nel dettaglio su Netflix nella puntata della serie culto Chef’s Table a lui dedicata. Personaggio istrionico che non ha mai fatto mistero del suo amore per la cultura, citando a memoria la Divina Commedia tanto quanto le poesie di Borges.
Il secondo è Alessandro Mauro Rossi, giornalista con più di 40 anni di esperienza, che partendo dal cuore della Toscana è arrivato lavorare per L’Unità e La Repubblica, a essere tra i co-fondatori di Bloomberg Italia, di Milano Finanza e Italia Oggi fino all’attuale ruolo di direttore responsabile dell’edizione italiana di Forbes e direttore editoriale della casa editrice di BFC Media.
Il mistero della finocchiona a pedali. La trama
Questi due figli del Chianti hanno voluto riportare su carta un po' della loro storia personale, mischiandola con l’avventura romanzesca, e proponendo dunque un libro inaspettato come un giallo a tinte comiche che fa capire le proprie intenzioni fin dal titolo: Il mistero della finocchiona a pedali.
Il romanzo ambientato a Panzano vede come fulcro la macelleria di Dario Cecchini, dove il celebre oste e il suo miglior amico giornalista Alessandro vedono scorrere la vita del paese. Una bottega che diventa amplificatore della quotidianità, un posto dove con la scusa di comprare e mangiare carne si viene a parlare e a confrontarsi. Lo scorrere tranquillo della vita di un paese internazionale viene però interrotto dalla notizia dell’omicidio di un ciclista. In una città in cui le voci corrono più veloci che le autorità, si scatena il panico quando il fatto si ripete. Tra ciclisti e cinghiali, appostamenti notturni e scorpacciate diurne, Dario e Alessandro si metteranno sulle tracce del pericoloso serial killer.
L'invito a scoprire Panzano
“Scrivere quest’opera a quattro mani è stato molto divertente, il romanzo vuole essere la fotografia della realtà, ad esempio il personaggio del Maresciallo Sarra è ispirato al vero maresciallo che per trent’anni a amministrato la giustizia in paese” racconta Dario Cecchini “E per chi non avesse mai vissuto l’esperienza dell’Eroica, la leggendaria corsa ciclistica che passa da questa terra, spero che questo libro sia un incentivo in più a venire a scoprirla, insieme a tutte le altre meraviglie di Panzano”.
Sentendolo parlare in maniera divertita della sua opera torna in mente l’umorismo di Carducci, che parlando ai suoi Cipressi di Bolgheri gli diceva
“Ma oggi sono una celebrità.
E so legger di greco e di latino,
E scrivo e scrivo, e ho molte altre virtú:
Non son piú, cipressetti, un birichino,
E sassi in specie non ne tiro piú.”
Perché anche questa è la magia della Toscana, il saper mantenere le persone con i piedi ben piantati per terra, riconoscendo le cose serie e importanti a cui dare valore, come l’amicizia, il buon mangiare e le opere dell’ingegno umano ben fatte.
Il mistero della finocchiona a pedali – Dario Cecchini, Alessandro Mauro Rossi – Giunti – 228 pp. - 16 €
a cura di Federico Silvio Bellanca