Si allarga la base sociale dell'Unione italiana vini, che dopo il primo anno di presidenza Zonin conta 40 nuove adesioni, per un totale di circa 350 soci. Il dato è emerso durante l'assemblea generale Uiv, svoltasi a Roma alla presenza del ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, e del viceministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda. "Questa crescita dimostra che l'associazione lavora in modo non autoreferenziale e nell'interesse di un settore, come il vino, che pesa sempre più" dice Domenico Zonin, che sul tavolo dell'incontro ha messo anche altri due temi cruciali: promozione ed Expo 2015. Sul primo aspetto, Calenda ha annunciato di aver aumentato i fondi, da 1 a 1,5 milioni di euro, per un progetto pilota in Cina, al via a fine anno. "Prevede la formazione degli operatori (dalla distribuzione all'horeca; ndr.)Â e una campagna di informazione istituzionale sul mercato. La novità è data dal cambio di mentalità" osserva Zonin. Non più, infatti, Ice o Mipaaf a decidere le linee strategiche, proposte invece dalle stesse aziende. "Perché" fa notare lo stesso presidente Uiv "sono loro a conoscere bene il mercato di riferimento. Se i risultati saranno positivi si potrebbe ampliare in un immediato futuro con maggiori finanziamenti". In tema di Expo, il ministro Martina ha annunciato la presentazione del progetto del padiglione vino entro luglio: le date più probabili sarebbero il 22 o 23. "I lavori di preparazione stanno proseguendo" sottolinea Zonin "e mi sento di rassicurare il settore". Durante l'assemblea, spazio anche alle riflessioni sul tema delle autorizzazioni all'impianto dei vigneti. Argomento su cui Martina ha discusso direttamente con il commissario Dacian Ciolos in un incontro al Mipaaf: "La partita è politica" conclude Zonin "e molto dipenderà da quello che riuscirà a fare l'Italia sui tavoli di Bruxelles". Il semestre di presidenza è alle porte. L'occasione è buona.
A cura di Gianluca Atzeni