Che non siamo tutti uguali lo sappiamo bene. Vive la différence, dicono i francesi. Ma perché quello che è amabile per alcuni è insopportabile per altri? Perché ci piacciono i dolci o detestiamo gli alcolici, preferiamo il mare o la montagna, siamo sedentari o sportivi? Perché tendiamo a ingrassare oppure rimaniamo magri anche mangiando in abbondanza? La risposta c’è ed è contenuta nel libro “Il metodo dei biotipi dinamici” scritto da Lucilla Ricottini (medico e formatrice) con Laura Guida (giornalista Rai) ed edito da Sperling & Kupfer. Individuate il vostro biotipo attraverso un semplice test e troverete i consigli per gestirlo al meglio, valorizzarlo e raggiungere la migliore versione di voi stessi.
Chi è la dottoressa Lucilla Ricottini
Medico chirurgo, pediatra, nutrizionista, esperta di omeopatia, omotossicologia e fitoterapia. Da oltre 35 anni è impegnata nella pratica delle medicine non convenzionali, di cui è docente in ambito nazionale e internazionale. Ha pubblicato testi divulgativi e studi su riviste specializzate. Vive e lavora a Roma. L’abbiamo intervistata per farci spiegare in cosa consiste il metodo dei biotipi dinamici e come ci può essere utile per vivere meglio.
Dottoressa Ricottini, perché questo libro?
Perché negli anni mi sono resa conto che le persone conoscono meglio il funzionamento degli elettrodomestici o dell’automobile piuttosto che quello del proprio corpo. Questo rende molto difficile comprendere tutta la massa di informazioni scientifiche alle quali siamo sottoposti quotidianamente, i vari consigli riguardo all’alimentazione, agli integratori e perfino al giusto tipo di vacanza. Come medico ho sempre sentito la mission di aiutare gli altri a comprendere meglio come funziona l’organismo, quindi a riconoscere anche i primi segnali di qualcosa che sta cambiando. Con il libro posso dare informazioni utili a ciascuno secondo il proprio biotipo per ottimizzare le proprie caratteristiche costituzionali e affrontare le varie fasi della vita in maniera mirata.
Entriamo nel dettaglio, cos’è il biotipo?
Il biotipo rappresenta un po’ la carta d’identità del nostro patrimonio genetico. Il tipo di struttura fisica ma anche le caratteristiche fisiologiche, il metabolismo, la risposta del corpo agli stimoli ambientali, il modo di relazionarci con gli altri, quindi il temperamento, dipendono fortemente dal patrimonio genetico che c’è dietro.
Quanti sono i biotipi?
I biotipi di riferimento sono quattro, due brevi linee e due longilinei. Ciascuno dei due tipi può avere un’espressione più potente e un’espressione, diciamo, più debole, ma ciò dipende dalla prevalenza funzionale di alcuni organi e delle funzioni ad essi collegate.
Nel libro lei parla di biotipi dinamici
In anni di studio e di pratica con i pazienti, ho scoperto che i 4 biotipi non sono immutabili ma possono evolvere nel corso della vita, condizionati da diversi fattori: alimentazione, ambiente, scelte, abitudini, avvenimenti, malattie… Così ho elaborato la “biotipologia dinamica”, una metodologia che rappresenta un’evoluzione della classica biotipologia: si nasce con un biotipo che con il passare del tempo può cambiare a seconda dell'età, del cibo che si mangia, del luogo in cui si vive, dello sport che si pratica, dei fattori ormonali, dei periodi di stress, degli eventi della vita. È uno straordinario passo avanti che aiuta ad affrontare in modo più efficace e consapevole le proprie fragilità e i punti di forza su cui fare leva per migliorare la propria vita.
In cosa consiste questa metodologia?
È un percorso sulla via del benessere che ha come punto di partenza l’individuazione del proprio biotipo attraverso un test (a pagina 64, n.d..r.) rispondendo a una serie di domande: la forma del viso, il peso corporeo, l’attività sportiva preferita, le condizioni climatiche che fanno stare meglio, le bevande o i cibi più graditi, il colore dal quale ci si sente più rappresentati… Il numero che ricorre con più frequenza corrisponde al proprio biotipo. Di ciascuno dei 4 biotipi sono descritte le caratteristiche fisiche e psicologiche e viene proposto un percorso pratico in 5 step per raggiungere la migliore versione di se stessi.
Il biotipo ci aiuta a individuare lo stile alimentare più giusto, i cibi utili e quelli invece da evitare?
L'alimentazione è il primo step: in medicina è ormai assodato che il cibo è il più importante elemento epigenetico, tra tutti quelli dell’ambiente naturale, in grado di modulare l'espressione del nostro patrimonio genetico. Dato che ogni organismo ha dei metabolismi che funzionano meglio e altri che sono invece più delicati, oltre ai feedback ormonali e alle risposte immunitarie differenziate, possiamo individuare, ad esempio, la giusta dieta antinfiammatoria per ciascuno.
Può fare degli esempi?
Il biotipo 1 avrà bisogno di ridurre i carboidrati, per non stimolare troppo l'insulina, e di assumere alcune vitamine, come ad esempio le vitamine D e C, per aiutare alcune tappe biochimiche. Il biotipo 3, invece, sotto stress brucia di più quindi si disidrata e deve integrare i liquidi con maggiore attenzione, assumere antiossidanti ed evitare i sovraccarichi alimentari. Il biotipo 2 è quello che essendo forte tende ad abusare un po' nell'alimentazione, mangia sregolatamente e un po' di tutto, per questo ha bisogno di disintossicare e aiutare il lavoro del fegato.
E in che modo rispondere a queste esigenze?
Tutti questi problemi si possono affrontare con l’aiuto degli integratori ma anche e soprattutto con specifici alimenti che vengono indicati ad hoc nel libro per ogni costituzione, in quanto contengono vitamine, micronutrienti e acidi grassi come gli Omega 3, quindi agiscono da nutraceutici. Anche i ritmi alimentari possono essere diversi da biotipo a biotipo. Quello che è portato all'insulino-resistenza e tende ad accumulare grasso non dovrebbe mangiare carboidrati la sera, mentre il biotipo 2, spesso nottambulo soprattutto in fase giovanile, può affrontare bene un pasto di carboidrati anche in fase serale. Il biotipo 3 non disdegni le proteine e, in caso di regime vegetariano, stia molto attento a compensare l'apporto proteico perché ne ha bisogno per la massa muscolare. Il biotipo 4 è quello più in equilibrio e si scompensa sotto forti stress o aggressioni ambientali.
Oggi è sempre più importante mantenersi giovani e belli. La metodologia dei biotipi dinamici può aiutare in questo senso?
Certo. La bellezza e l’anti-aging sono fortemente legati allo star bene. La vitalità, la luminosità e il turgore della pelle, la brillantezza dello sguardo sono la diretta espressione dello stato di salute e di benessere.
Il metodo dei biotipi dinamici - Lucilla Ricottini, Laura Guida - Sperling & Kupfer – 304 pp - 17,90 €
a cura di Mara Nocilla