Il Mercato delle Erbe a Bologna. È la volta buona per la nuova area ristoro?

6 Lug 2016, 15:30 | a cura di

Lunghe vicende burocratiche e logistiche hanno rallentato il completamento del progetto voluto dalla giunta Merola, che a partire dal 2014 ha rivoluzionato il mercato storico della città. Ma dopo l'estate arriverà una nuova food hall, con MozzaBella e Polpette e Crescentine. 


Il mercato come forma di riqualificazione urbana

Prima delle ultime amministrative, il sindaco di Bologna Virginio Merola (riconfermato dopo il primo mandato del 2011) non nascondeva l'intenzione di continuare sulla strada intrapresa da tempo, perché il cibo continuasse a essere strumento di riqualificazione urbana e volano per l'imprenditoria locale. Cibo e (è) cultura, quindi, come da iniziativa programmatica lanciata nel 2014 con il supporto dell'Assessore all'Economia e alla promozione della città Matteo Lepore: City of Food is Bologna. E cioè la valorizzazione di un'identità cittadina che si riscopre dipendente dalla cultura alimentare, secondo un progetto di marketing territoriale dedicato al cibo, alla nutrizione, alle tradizioni gastronomiche, alla biodiversità. Un esempio concreto di questo impegno si rintraccia nella gestione dei principali mercati cittadini, quello di Mezzo ripensato qualche anno fa come vera e propria food hall, ma soprattutto la celebre struttura del Mercato delle Erbe, affare ben più complicato da dirimere soprattutto per la mole e la storia dell'edificio inaugurato nel 1910 nel cuore della città con l'idea di alleggerire i mercati contadini ospitati settimanalmente in piazza Malpighi e piazza San Francesco.

Il Mercato delle Erbe. La storia

Riconosciuto come mercato storico e quindi vincolato alla tutela della Sovrintendenza, l'edificio di via Ugo Bassi come doveva presentarsi all'epoca fu in realtà quasi completamente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e poi ricostruito nel 1949. Dal 2014, il mercato – con accessi principali da via Ugo Bassi, via San Gervasio e via Belvedere, popolatesi nel frattempo di locali, vinerie, botteghe gastronomiche e ristoranti aperti fino a tarda ora – è andato incontro a una progressiva rivoluzione, che l'ha trasformato in uno dei punti di aggregazione più affascinanti della città, aperto tutta la settimana fino a tarda sera (mezzanotte nei giorni feriali, fino alle 2 nel week end), almeno nelle aree destinate alla somministrazione (un esempio lo trovate qui). Ma la parola fine non è ancora detta. Questo, in sintesi, il progetto che ha dato il via alla rivoluzione circa due anni fa: attuando una razionalizzazione degli spazi, il corridoio centrale della grande struttura è stato destinato ai banchi di frutta e verdura, spezie, primizie, macellerie, panifici e drogherie. Tutte quelle attività, cioè, a cui non è garantita la somministrazione, che infatti è interdetta in tutta l'area. Le due ali laterali, invece, ribattezzate “piazzette ristorative” sono state adibite al consumo sul posto, i box dotati di canna fumaria e licenza per la somministrazione.

Altro? e Banco32

Ma il progetto, per ora, può dirsi compiuto solo nell'ala ovest, operativa da novembre 2014 con grande successo di pubblico, che oggi tutti conoscono come Altro? La gestione dello spazio, con accesso dal corridoio centrale è stata demandata alla società Nuovo Mercato, e lavora quindi in autonomia dal Consorzio di riferimento. All'interno hanno trovato spazio una pizzeria, un take-away vegetariano (nell'ex macelleria, ironia della sorte), un bar aperto dalla colazione, una cucina con servizio al tavolo, un'enoteca/birreria con alimentari. Al centro tavoli e sedute per chi vuole fermarsi a consumare. Ma questa è storia nota, come quella di Banco32, il primo ristorante di pesce all'interno del mercato, che ha trovato posto nell'area destinata al commercio e somministrazione di pesce, con duplice accesso da strada. A pranzo cucina veloce e menu giornaliero, per cena sfizi cotti e crudi e tapas, con carta dei vini d'accompagnamento. Diversa la sorte, più travagliata, dell'ala est, dove già secondo delibera dell'amministrazione di marzo 2015, nel giro di qualche mese sarebbe dovuta nascere una food hall speculare ad Altro?, con accesso diretto da via San Gervasio.

L'ala est. Progetti e ritardi

Ma l'ultima tranche del restyling voluto da Merola ha incontrato più di qualche intoppo e oggi il progetto non può ancora dirsi realizzato. L'iter burocratico, purtroppo, è quello di sempre: prima si sono resi necessari accertamenti approfonditi degli architetti del Comune, poi il placet della Sovrintendenza e ancora i permessi per i singoli box (assegnati agli operatori già nel luglio 2014) da richiedere a Comune e Sovrintendenza. Tappe obbligate, evase pazientemente una dopo l'altra, con conseguente slittamento dell'inizio dei lavori. E negli ultimi mesi l'ennesimo intoppo: “L'energia elettrica non basta per tutti” ci dicono dal Cda del Consorzio che gestisce il mercato per il Comune “ecco perché abbiamo richiesto all'Enel l'autorizzazione per ottenere una cabina elettrica aggiuntiva”. Permesso accordato, gli scavi per realizzarla sono iniziati solo qualche giorno fa, una pratica di poco conto se non fosse subentrato un ulteriore imprevisto, con il ritrovamento di una scala della struttura originale su cui dovranno nuovamente pronunciarsi i Beni Culturali. “Ma siamo fiduciosi, i lavori dovrebbero ripartire presto e l'area potrà aprire già dopo l'estate”. Ma allora, cosa succederà nell'ala est? In tutto sono sei i box coinvolti nell'operazione, alcuni di loro hanno già cominciato a lavorare tempo fa: l'Antica Panetteria di Giovanni Santoro, la Vineria alle Erbe aperta dall'aperitivo con tavoli su strada, la gastronomia siciliana Vini e Sapuri, anch'essa dotata di tavoli all'esterno, che interpellata sulle prospettive per il futuro conferma la voglia di lavorare all'unisono con le altre attività che verranno (“un'area comune con tavoli e sedute sarà approntata davanti ai box, il nostro lavoro sicuramente ne gioverà”).

MozzaBella e Polpette e Crescentine

Le novità, invece, arrivano al seguito di realtà già molto apprezzate dai bolognesi. Conquista il box che un tempo era di Bec54 (paninoteca veg con prodotti Slow Food) l'ormai celebre MozzaBella, il progetto di 7 soci che per valorizzare la pizza hanno chiamato niente meno che Michele Leo, maestro della pizza napoletana (già a Palazzo Petrucci) che nel laboratorio del Pratello ha trovato una nuova casa. Al Mercato delle Erbe, box 22, MozzaBella disporrà di un laboratorio per realizzare impasti e preparazioni in loco, ma tutto dovrà concretizzarsi in 20 metri quadri di spazio. “Nonostante gli intoppi iniziali, il progetto ci entusiasma” racconta Alberto degli Espostiper noi la pizza è aggregazione”. Il box servirà pizza in teglia per pranzo (fino alle 14.30) e cena (dalle 18 fino a chiusura del mercato), ma anche quel cuoppo fritto ricco di sfizi della tradizione napoletana che ha fatto impazzire la città. E probabilmente qualche filone di pane realizzato al Pratello, “per esaltare a pieno l'artigianalità del nostro progetto e della location”. Da bere una selezione di birre artigianali. Mentre si guarda a nuove sfide, che avremo presto modo di raccontare. Oltre al team del maestro Leo, al mercato arriverà anche Polpette e Crescentine, un format già collaudato alla prima periferia della città, pronto a occupare due box. Proprietario del locale di via dei Fornaciai è Vincenzo Cappelletti, che è pure titolare della celebre Cantina Bentivoglio, enoteca, cucina e jazz club che vanta una storia decennale. L'idea che Polpette e Crescentine porterà anche all'interno del mercato è quella di una verace cucina bolognese ed emiliana, crescentine con affettati misti, culatello, formaggi per l'aperitivo e un'ampia varietà di polpette, che i clienti affezionati hanno già imparato ad amare, fritte o in umido con i piselli, vegetariane o di mora romagnola al sugo. E le immancabili polpettine di ripieno dei tortellini. Più bolognese di così si muore. E il Mercato delle Erbe si appresta a ribadire la sua vocazione. D'esempio per tante altre città: di Firenze, Livorno, Roma già sappiamo. Chi sarà il prossimo?

 

Mercato delle Erbe | Bologna | via Ugo Bassi, 23-25 | dalle 7 alle 24 (fino alle 2 venerdì e sabato), chiuso domenica | www.mercatodelleerbe.eu

 

a cura di Livia Montagnoli

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