Il Governo approva il Collegato agricoltura. Letta: Più competitività al settore e meno burocrazia in vista dell'Expo

1 Feb 2014, 14:03 | a cura di
Prevista la creazione di un marchio del Made in Italy, la semplificazione sui controlli, agevolazioni per i giovani, soppressi lnea e Isa, potenziati Cra e Ismea, riorganizzata l'Agea.

Via libera del Consiglio dei ministri al collegato agricoltura alla legge di stabilità. “Daremo ancora più competitività a un settore cruciale soprattutto in vista dell’Expo 2015, i cui temi sono strettamente legati all’agricoltura e alla terra” ha detto il presidente del Consiglio e ministro dell’Agricoltura ad interim, Enrico Letta. “Il 2014 deve essere l’anno in cui la preparazione dell’Expo e l’agroalimentare italiano producono la sinergia necessaria al loro reciproco successo”. Sono quattro le aree di intervento del decreto, che dovrà ora passare all'esame delle Camere.

Valorizzazione del Made in Italy
Prevista la creazione di un marchio per il Made in Italy agroalimentare che contribuirà a rendere più semplice per i consumatori il riconoscimento dei prodotti autenticamente italiani. Sarà privato, facoltativo e in linea con la normativa Ue. Secondo Letta, darà un decisivo contributo alla lotta alla contraffazione e all’Italian sounding, che danneggiano l’export per circa 60 miliardi di euro. Il collegato Agricoltura istituisce anche un credito di imposta per le aziende che investano in infrastrutture logistiche e distributive all’estero per i prodotti italiani. “L’obiettivo” dice Letta “è colmare uno dei principali gap che frena le esportazioni del Made in Italy, ovvero l’assenza di forti piattaforme distributive italiane fuori dai confini nazionali”.

Semplificazione
La legge interviene sui controlli, rafforzando il coordinamento tra organi di vigilanza, eliminando la duplicazione degli accertamenti e favorendo l’interscambio di dati informatici. “Con queste misure” osserva il presidente del Consiglio “si garantisce l’efficacia del controllo, aumentando il numero di aziende che verranno controllate, evitando sovrapposizioni e andando incontro alle esigenze produttive delle imprese”. Le norme contenute nel collegato consentiranno di aprire un’attività agricola in tempi più rapidi, considerato che il termine per il silenzio assenso per i procedimenti amministrativi è stato tagliato di due terzi, passando da 180 a 60 giorni “con una piccola rivoluzione per le start-up agricole”, aggiunge Letta. Previste disposizioni di abbattimento del carico burocratico per specifiche esigenze delle aziende agricole e per il biologico.

Competitività
Diversi gli interventi per migliorare la competitività. Per il ricambio generazionale e l’imprenditoria giovanile si completa l’intervento iniziato con il decreto “Destinazione Italia” del dicembre scorso. “L’obiettivo” sottolinea Letta “è sostenere le piccole e micro imprese condotte da under 40 attraverso mutui agevolati che consentano investimenti nella produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, alleviando i problemi di accesso al credito”. Previsti, inoltre, finanziamenti per l’innovazione tecnologica, sostegno all’agricoltura sociale e ai prodotti a filiera corta, oltre all’allineamento dell’ordinamento nazionale agli orientamenti comunitari in materia di gestione del rischio in agricoltura e regolazione dei mercati. “In particolare” si legge in una nota del Mipaaf “per il sostegno al reddito degli agricoltori si dovranno recepire gli strumenti previsti dalla Pac 2014-2020 quali i fondi di mutualità e lo strumento per la stabilizzazione dei redditi”.

Riorganizzazione e spending review
Prevista una delega al Governo per la riorganizzazione degli enti vigilati dal Mipaaf. I risparmi andranno per il 50% a finanziare politiche a favore dell’agroalimentare. Tra gli interventi principali, la riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), le cui attività potrebbero essere anche concentrate sullo stesso Mipaaf; il Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura (Cra) assorbirà anche le funzioni dell’Istituto nazionale di economia agraria (Inea) che viene soppresso; previsto il potenziamento dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), a cui vengono demandate le funzioni di Isa spa (l’Istituto di sviluppo agroalimentare, la società finanziaria in capo al Mipaaf), anch’essa soppressa. Infine, per razionalizzare le norme in materia agroalimentare e pesca, il collegato agricoltura contiene una disposizione che delega il Governo ad adottare decreti per aggiornare la normativa, abrogando quella obsoleta, organizzando le disposizioni per settori omogenei o per materie, coordinando le norme e risolvendo eventuali incongruenze e antinomie.

a cura di Gianluca Atzeni

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