All'inizio del 2015 salutavamo la nascita di Foodscovery, piattaforma web (e mobile) dedicata all'e-commerce enogastronomico fondata da due giovani italiani, Fabio di Gioia e Mario Sorbo, con l'appoggio di Axel Springer e TechStars. A un anno di distanza la notizia è che anche l'editore de Il Fatto Quotidiano ha deciso di scommettere su Foodscovery, investendo sulla piattaforma 250mila euro per l'acquisto del 7% delle quote, con la facoltà di rilevare il 12% della proprietà in caso del raggiungimento di target concordati, e fino al 20% con un accordo di media for equity.
E così, dopo l'iniziativa lanciata qualche settimana fa, affidando a Michele Santoro la redazione di una guida della cucina italiana “a puntate” (Buono! in edicola ogni venerdì), Il Fatto conferma il suo interesse per l'universo enogastronomico, entrando in società con partner del calibro di Axel Springer (il gruppo editoriale tedesco è ancora coinvolto nel progetto) e Digital Magics (i due fondatori detengono attualmente il 41% delle quote). La strategia, fa sapere l'editore italiano, ha l'obiettivo di diversificare e integrare il business tradizionale, pur restando saldo il focus sui contenuti editoriali.
L'effetto immediato sarà la possibilità per i prodotti in vendita sul circuito di Foodscovery di usufruire della vetrina online del Fatto, anche se per l'acquisto il sito del quotidiano rimanderà l'utente al sito deputato. Dietro c'è lo zampino di Digital Magics, incubatore quotato in Borsa, che per l'editore de Il Fatto Quotidiano ha sviluppato un programma di Open Innovation, individuando i partner più coerenti con la sua strategia editoriale. Dal canto suo Foodscovery, grazie all'aumento di capitale, consoliderà il proprio posizionamento sul mercato italiano, rilasciando una nuova versione del sito e ampliando la rete di piccoli produttori ed eccellenze italiane promosse dal circuito di vendita online (oggi sono più di 1500 le referenze in catalogo) su cui si basa il successo del concept. E questo consolidamento porterà con sé nuove assunzioni, con una crescita dell'organico pari quasi al 50% delle unità (oggi sono in 12, arriveranno 5 nuove figure).
Passo successivo: l'internazionalizzazione, dritti verso il mercato inglese. Un traguardo ambizioso “al quale si affiancherà anche un progetto di contenuti editoriali collegati”, anticipa Cinzia Monteverdi, Ad dell'Editoriale Il Fatto.