I ristoranti toscani a New York
Gli amanti della cucina italiana a New York lo conoscono bene: il Coco Pazzo, aperto nell'88 e chiuso nel 2008 causa bancarotta, è stato per anni uno dei punti di riferimento della ristorazione made in Italy negli Stati Uniti. Una tavola incentrata sulle specialità toscane che ha portato nell'Upper East Side cultura e tradizioni italiane, grazie al grande interprete della cucina tricolore Pino Luongo. Classe '52, lo chef italiano ormai americano d'adozione da tanto tempo, è stato uno dei più fulgidi esempi di imprenditoria della ristorazione all'estero. Il Cantinori, Le Madri, Centolire, Coco Pazzo, Coco Pazzo Cafè, Coco Pazzo Teatro, Tuscan Square, Sapore di Mare, Morso: la lista dei locali firmati Luongo, distribuiti fra New York e Chicago, è lunga e articolata. E ora, con il socio Alessandro Bandini, ci riprova di nuovo con la riapertura del suo successo più celebre, il Coco Pazzo.
Pino Luongo e la cucina italiana
Caratteristica comune di tutti i ristoranti è la matrice toscana, radici profonde, impossibili da dimenticare, percepibili in ogni indirizzo del gruppo: cresciuto a Porto Santo Stefano, il cuoco ha iniziato a cucinare fin da giovanissimo, ispirandosi ai piatti della mamma. Dopo l'esperienza militare, una strada intrapresa senza molta convinzione, su consiglio del padre, nell'81 vola a New York, dove comincia a lavorare come cameriere in un ristorante italiano molto popolare a quel tempo, Da Silvano, di cui presto diventa manager. Due anni dopo apre il suo primo locale, Il Cantinori, insieme ad altri due soci, e poi nell'88 Sapore di Mare a Wainscott, Long Island. Da quel momento, lo chef dal carattere brusco e il forte temperamento, caratteristiche che negli anni gli hanno fatto guadagnare il nomignolo di “Pino Noir”, comincia un percorso di evoluzione unico, che ha fatto da esempio ha tanti altri ristoratori che hanno lasciato la Penisola per avventurarsi nella metropoli americana. Un “pioniere della cucina toscana in America”, come lo ha definito il New York Post, che negli anni si è dedicato anche alla stesura di diversi volumi: A Tuscan in the Kitchen, Simply Tuscan, Fish Talking, La Mia Cucina Toscana, Dirty Dishes – A Restaurateur's Story of Passion, Pain and Pasta, uno dei suoi libri più acclamati, una biografia dallo sguardo sincero e introspettivo (il titolo, letteralmente, significa “Piatti Sporchi – Storia di Passione, Dolore e Pasta di un Ristoratore), e Two Meatballs, scritto a quattro mani con Mark Strausman.
Il ritorno del Coco Pazzo
La strada del successo però – si sa – è fatta anche di ostacoli. Dopo il periodo d'oro fra gli anni Novanta e i primi del Duemila, complice la crisi economica di quel tempo, nel 2007 Luongo si ritrova a fare i conti con numeri negativi, una gestione dei costi che inizia a sfuggirgli di mano, e una bancarotta ormai impossibile da arginare. Un anno dopo, la decisione più dura: chiudere il Coco Pazzo, una delle sue insegne più rappresentative. Ma l'impegno costante, l'esperienza di una vita passata dietro ai fornelli, e la fermezza di un uomo risoluto e tenace, uniti alla passione smodata per questo mestiere che non lo ha mai abbandonato, a distanza di 10 anni lo hanno ripagato di tutti gli sforzi. Il Coco Pazzo ha riaperto i battenti, in una nuova location in Prince Street, a SoHo. Con lo stesso spirito di una volta, la stessa voglia di far conoscere le ricette toscane al pubblico americano, ma con un menu nuovo, più fresco e moderno.
Il ristorante
La specialità della casa? I piatti unici, dalle linguine alle vongole alle pappardelle con lo stracotto di maiale. A curare la consulenza, Marta Pulini, chef e storica collaboratrice di Luongo, che ha voluto inserire in menu anche insalate e panini. Si tratta, infatti, di un format dinamico, che cambia pelle da mattina a sera: a pranzo si parla di Coco Pazzo Kitchen, prettamente a base di piatti freddi e veloci, dalle polpettine di pollo e ricotta al panino con mortadella e pecorino, tutti a prezzi contenuti che vanno dagli 8 ai 15 dollari. La sera si trasforma invece in Coco Pazzo Trattoria, con zuppe, antipasti di mare, piatti unici e le portte principale pensate per essere condivise fra tutti i commensali, come l'arrosto di maiale, il brasato e simili. Nel retro del ristorante, infine, un piccolo angolo per il take away, per poter assaporare i piatti dello chef anche a casa propria.
Coco Pazzo – New York -160, Prince Street – cocopazzonyc.com
a cura di Michela Becchi