Neorelismo e identità gastronomica. Il cibo nel cinema italiano
Cinema e cibo, cibo al cinema. L'argomento è quantomai attuale, i film a tema gastronomico sul grande schermo si moltiplicano, a Venezia è il docufilm sulla storia dell'Harry's Bar a tenere banco. E nell'Italia della buona tavola ogni regione ha i suoi campioni, testimonial d'eccellenza della tradizione popolare, protagonista – da decenni orsono – di alcuni episodi cult del grande cinema di casa nostra, quando – nel primo dopoguerra - il cibo si prestava a raccontare il volto di una società travolta dal cambiamento, che nella sua identità gastronomica ricercava un baluardo da condividere, una fisionomia culturale da mostrare al mondo con orgoglio. E, perché no, trasformare dietro la macchina da presa quegli stereotipi che da secoli accompagnano l'italiano mangiamaccheroni in momenti indelebili di comicità (o toccanti squarci di realismo), per esorcizzare con ironia (spesso amara) il pregiudizio.
Oggi che quel passato ci sembra più lontano di quanto sia in realtà, le iniziative per recuperare la nostra identità gastronomica si moltiplicano, spesso falsate dall'entusiasmo di mode passeggere e revival folcloristici. Le pellicole in bianco e nero – quelle popolate dai nomi che hanno reso grande il cinema all'italiana, daAnna Magnani a Ugo Tognazzi, da Aldo Fabrizi a Totò – però non possono mentire e ricostruiscono sullo schermo la mappa di una tradizione culinaria sfaccettata.
Il Cinericettario della cucina laziale
Come quella laziale, protagonista dell'ultimo progetto presentato a Expo da Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, insieme a Gianmarco Tognazzi (che ha raccolto l'importante eredità paterna e continua a restare legato a doppio filo con il mondo dell'enogastronomia, portando avanti il progetto della Tognazza): il Cinericettario, Quando il Lazio mangiava in bianco e nero, riunisce dieci ricette regionali sotto il segno di altrettanti attori e attrici celebri che ne diventano testimonial attraverso i filmati recuperati dall'Istituto Luce. Il progetto allinea gli spezzoni in un cortometraggio già presentato al Festival di Berlino e poi di nuovo protagonista al Festival del Cinema di Venezia; ma sarà presto disponibile sul canale Youtube di Visit Lazio per promuovere la cucina regionale in tutto il mondo e recuperare ricette della tradizione spesso poco conosciute anche sul territorio nazionale.
Con questo obiettivo è stata realizzata anche una raccolta in dvd per le regia di Andrea Gropplero di Troppenburg.
Questo il link per visualizzare i filmati