Ora che ha finalmente ottenuto il riconoscimento dell’Unesco, entrando a far parte dei siti tutelati come patrimonio dell’umanità, il territorio di Langhe-Roero e Monferrato ci tiene a far scoprire ricchezze e attrattive di una cultura vitivinicola che plasma l’identità delle colline piemontesi cantate da Cesare Pavese. Così il 1 agosto l’appuntamento è nel borgo astigiano di Canelli per celebrare il riconoscimento con il primo evento ufficiale Unesco.
È antica l’origine di queste cattedrali sotterranee che costituiscono un unicum nel panorama vitivinicolo piemontese: il labirinto di gallerie che oggi costituisce caratterizza il sottosuolo di Canelli fu scavato a mani nude nel tufo calcareo – perfetto isolante naturale, in grado di mantenere una temperatura costante di 12-14 gradi - a partire dal XVI secolo. L’ambiente ideale per la lavorazione e l’affinamento dei grandi vini che hanno fatto il successo dell’area vinicola nella provincia astigiana: Asti Spumante e Moscato d’Asti.
Proprio l’espansione del mercato degli spumanti nel XIX secolo ha determinato l’ampliamento delle cantine – che oggi raggiungono i trenta metri di profondità su 18 chilometri di estensione – per ospitare un maggior numero di botti.
Dalle 19 il dedalo di cunicoli di quattro delle case spumantiere celebri nel mondo (Bosco, Contratto, Coppa e Gancia) aprirà le porte al pubblico con visite gratuite e degustazioni nelle cantine, che ospiteranno le Enoteche Regionali di Barolo, Barbaresco, Canelli, Grinzane Cavour, l’Enoteca di Monferrato e quella di Nizza, in rappresentanza dell’eccellenza vinicola del nuovo sito Unesco. In abbinamento prodotti tipici del territorio come la farinata di Nizza e i dolci dei maestri pasticceri di Canelli, ma anche piatti caldi presentati da ciascuna azienda in rappresentanza della tradizione culinaria piemontese.
Le Cattedrali Sotterranee, Cantine aperte | Canelli (AS) | Il 1 agosto dalle 18.30