Cos’è il bonus ristoranti
Previsto tra le misure di sostegno alle attività economiche contenute nel Decreto Agosto, il bonus ristoranti ha finalmente ricevuto il via libera dal decreto attuativo firmato in Conferenza Stato Regioni lo scorso 16 ottobre, con un mese di ritardo rispetto alle previsioni (il DL Agosto n. 104 del 14 agosto 2020 fissava un tempo di 30 giorni per definire criteri, importi e modalità di presentazione delle domande). A favore del bonus, durante l’estate, si era spesa con particolare impegno il ministro Teresa Bellanova, consapevole della necessità di stanziare un pacchetto di aiuti a fondo perduto per risollevare il settore della ristorazione duramente colpito dalla crisi. Anche per questo il bonus ha finito per essere esteso a tutti gli attori del comparto, compresi agriturismi, ristoranti d’albergo, mense e imprese di banqueting (oltre a bar e ristoranti), inizialmente esclusi dal novero. Cifra complessiva stanziata a fondo perduto: 600 milioni di euro, ritenuti dalle associazioni di categoria insufficienti per salvare il settore, ma eventualmente implementabili attraverso la legge di Bilancio. Ulteriore e importante criterio di accesso, discriminante per la richiesta del bonus, la tracciabilità delle spese per cui sarà possibile chiedere il rimborso, che arriverà solo alle attività che possono certificare l’acquisto di prodotti made in Italy “di alta qualità”, con l’obiettivo di valorizzare le filiere agroalimentari dei territori italiani. Mentre resta valido anche il requisito del calo di fatturato: prima di concedere il contributo a fondo perduto, sarà necessario verificare che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019.
I requisiti per richiedere il bonus
Secondo quanto previsto dal decreto attuativo dell’art. 58 del DL Agosto, il singolo beneficiario del bonus potrà richiedere un contributo a fondo perduto compreso tra i 1000 e i 10mila euro, al netto dell’Iva. L'aiuto finanzia l'acquisto di prodotti agroalimentari, inclusi quelli vitivinicoli, anche di tipo Dop e Igp, che hanno carattere prioritario. Gli acquisti agevolati sono quelli effettuati dopo il 14 agosto 2020, previa esibizione di apposita documentazione fiscale. Ma il beneficiario è tenuto ad acquistare almeno tre differenti tipologie di prodotti agroalimentari e il principale tra questi non potrà superare il 50% della spesa totale.
Come richiedere il bonus
Ma come si fa a richiedere il bonus? L’impresa potrà presentare domanda di contributo sul portale della ristorazione messo a disposizione sul sito web di Poste Italiane o direttamente recandosi allo sportello in posta. Poi la domanda sarà vagliata per verificare il rispetto dell’importo dovuto e il Mipaaf autorizzerà un anticipo pari al 90% del valore del contributo riconosciuto; la somma sarà accreditata tramite bonifico effettuato da Poste Italiane. Entro quindici giorni dall’accredito della somma, però, il beneficiario dovrà presentare a Poste Italiane (con le stesse modalità di cui sopra), la quietanza di pagamento degli acquisti. Solo allora sarà emesso il bonifico a saldo del contributo concesso.
Ma attenzione a non cercare di imbrogliare le carte: l’indebita percezione del contributo, sarà punita con una sanzione amministrativa pecuniaria pari al doppio del contributo percepito in modo fraudolento.