Addio a Anthony Bourdain
È già passato più di un anno dalla scomparsa di Anthony Bourdain. Un lutto improvviso, che ha lasciato un segno profondo nel mondo della comunicazione gastronomica. E della comunicazione del mondo in generale, perché lo chef americano – reso celebre dal racconto senza filtri e un po' maledetto delle cucine newyorkesi in cui iniziò la carriera, in Kitchen Confidential – era innanzitutto un incredibile narratore. Un uomo curioso del mondo, che sapeva scrivere e stare davanti alla telecamera, per raccontare l'umanità, i suoi costumi, i pregiudizi, le stranezze da wunderkammer gastronomica e i tabù che molti si rifiutano di affrontare. Tutto passato sotto la lente d'ingrandimento del cibo e delle consuetudini alimentari raccolte in ogni parte del mondo, in qualità di frontman della CNN, prolifico autore di serie tv e precursore di un modo di comunicare il cibo che avrebbe fatto proseliti. L'8 giugno 2018, Anthony Bourdain moriva nella sua camera d'albergo, in Francia, durante le riprese della nuova serie di Parts Unknown, trasmessa postuma dalla CNN l'autunno scorso, e pluripremiata alla cerimonia dei Creative Arts Emmy Awards andata in scena a Los Angeles a settembre 2018.
Dal tour gastronomico al cartone animato
Da qualche giorno, nello Stato che ha dato i natali a Bourdain, ha preso forma un circuito turistico che lo ricorda, a uso e consumo di chi visita il New Jersey. Un tour gastronomico - ca va sans dire- per ripercorrere locali e indirizzi resi celebri dall'autore nel corso delle sue scorribande, per una volta senza arrivare all'altro capo del mondo, e giocando invece in casa, tra le specialità della sua adolescenza. Ma in questo percorso di glorificazione - che tiene insieme il doveroso omaggio alla grandezza di Bourdain e la convenienza di sfruttarne l'immagine – entra anche la produzione della serie animata Hungry Ghosts, che la Sony Pictures Animation lancerà prossimamente a partire dal fumetto omonimo, firmato dallo chef insieme allo scrittore Joel Rose.
Hungry Ghosts. Fantasmi affamati
La graphic novel, originariamente pubblicata dall'editore Dark Rose nella prima metà del 2018 (e facilmente reperibile online), vede la collaborazione di Bourdain nell'ideazione di ricette ispirate al tema horror delle diverse novelle raccolte nel fumetto, che attinge a piene mani dalla mitologia giapponese. La serie animata, in quattro puntate, trarrà spunto dal tema in modo piuttosto aderente all'originale, per articolare un racconto fantasy ambientato alla tavola di un oligarca russo (protagonista pure del fumetto), che invita i suoi chef a partecipare a un gioco tradizionale del periodo Edo giapponese, che riuniva i samurai per raccontare a turno storie di fantasmi e dell'orrore. Anche in questo caso, dunque, la trama attingerà ampiamente all'immaginario della cucina, ma riservando molti effetti speciali, nello stile che sarebbe piaciuto molto a Bourdain.
25 giugno. È Bourdain Day
E tutto mentre è già iniziato il conto alla rovescia verso il 25 giugno, eletto Bourdain Day per iniziativa di due degli amici più cari dello chef newyorkese, Eric Ripert e José Andres. Nel giorno del compleanno di Anthony Bourdain, dunque, tutto il mondo sarà chiamato a condividere un pensiero o un ricordo che lo riguarda, brindando per omaggiare l'amico, il collega, il compagno di tanti viaggi alla scoperta del mondo per chi, come tanti, dall'altra parte dello schermo ha vissuto per anni dei reportage e dei racconti non convenzionali di un comunicatore del cibo come pochi ne abbiamo conosciuti. L'hashtag è semplice: #BourdainDay.