Iginio Massari. Fermarsi mai
“Quando una persona raggiunge una certa età, è facile che voglia sentirsi giovane come un tempo, e faccia di tutto per rimettersi in gioco. Ecco, nel mio caso, c’è una variabile in più: io la stanchezza non la sento”. A parlare è Iginio Massari, classe 1942, veterano della pasticceria apprezzato indistintamente per i meriti conquistati sul campo, e oggi, alla veneranda età di 75 anni, baciato da una nuova ondata di successo che passa attraverso la tv: “La televisione mi ha dato grande visibilità, e oggi la comunicazione è fondamentale. Nel corso della vita si fanno progetti per il futuro, ma bisogna essere capaci di saltare sul treno giusto. È vero che si può brillare anche in una frazione di 200 abitanti, ma confrontarsi con contesti nuovi è stimolante, e ora è arrivata l’occasione per farlo”.
Molti, e il Maestro lo sostiene con una certa dose di modestia consapevole di quanto i riflettori mediatici possano cambiare persino la vita di un professionista stimato, hanno imparato a conoscerlo solo di recente: prima le apparizioni estemporanee sul piccolo schermo, in qualità di giudice rigoroso (chi meglio di lui?), poi un programma tutto suo, The Sweetman, che ha portato pure alla pubblicazione di un libro. La sua parlantina ha fatto il resto, e oggi non c’è incontro pubblico con Iginio Massari che non vada sold out.
Dalla Pasticceria Veneto a Milano
Ma la sua carriera è lunga e ben radicata in una realtà artigianale della provincia lombarda che non ha mai sgomitato per farsi vedere: dal 1971 è alla guida della Pasticceria Veneto di Brescia, da lui fondata e portata ai vertici della pasticceria italiana. I riconoscimenti sono arrivati col tempo, e dal 2011 la guida Pasticceri&Pasticcerie del Gambero Rosso lo incorona come miglior pasticcere d’Italia. Senza se e senza ma. Ecco perché, quando alla fine del 2017 si è cominciato a parlare di un’apertura a Milano del Maestro - la prima sfida lontano dalla sua città - l’attesa ha cominciato a montare, mentre un’indiscrezione dopo l’altra si rivelavano i contorni dell’impresa. Il prossimo 14 marzo, dunque, la pasticceria “in banca” di Iginio Massari inaugurerà in piazza Diaz, angolo via Marconi, all’interno di una filiale Intesa Sanpaolo, insolito partner di una storia tutta da scrivere. Sarà una pasticceria boutique, moderna e ipertecnologica, votata all’innovazione, e vivrà di una doppia natura: da un lato la cura per il servizio al pubblico, con apertura dalle 7.30 del mattino alle 20 (7 su 7), caffetteria, banco ricco di golosità e creazioni d’autore, dehors esterno con servizio al tavolo (solo in un secondo momento, qualche settimana dopo l’apertura); dall’altro la collaborazione con il gruppo bancario, con eventi e iniziative che vedranno la partecipazione del pasticcere bresciano.
Lui, del resto, è già pronto a fare la spola tra una città e l’altra (“ho il dono dell’obesità, ma non ancora quello dell’ubiquità!”): “Da tantissimi anni i miei clienti mi chiedevano di aprire a Milano, e la proposta di Intesa Sanpaolo è arrivata al momento giusto”.
La pasticceria boutique. Come sarà
Ma ad accompagnarlo nell’avventura ci saranno i suoi figli, Debora, che è nutrizionista e seguirà l’attività di Milano in prima persona, e Nicola, impegnato con lo sviluppo tecnologico del negozio: “Le sfide mi sono sempre piaciute, e so che i miei figli, in futuro, potranno continuare al meglio. A Milano punteremo con più decisione sull’innovazione, ma senza stravolgere la nostra proposta. Certo, la linea cambierà con più frequenza, non ogni 6 mesi, perché la grande città è più esigente. Stiamo diventando un po’ come i giapponesi, che appena presentano un prodotto, subito ne inventano uno che lo sostituisce!”. Per restare con i piedi per terra, Massari farà affidamento sull’esperienza consolidata in quasi 50 anni di attività: “Dovremo valutare la risposta di Milano, studiare il posizionamento sul mercato. A Brescia vanno molto forte i mignon, qui vogliamo iniziare puntando sulle monoporzioni, da consumare sul posto o a portar via. Offrire a un cliente esigente il maggior numero di possibilità: la varietà sarà la chiave di volta per farmi conoscere da tutti” (e quasi, mentre lo ascolti, sembra che a parlare non sia uno dei pasticceri più acclamati di sempre).
L’offerta, lo spazio
Ma l’offerta prevede anche lievitati e torte, biscotti e pasticceria secca, “12 tipi di mignon, il bussolà, panettoni e colombe, e una pasta lievitata che sto studiando appositamente per Milano, che spero possa diventare un nuovo riferimento di pasticceria per la città”. Le preparazioni più onerose continueranno ad arrivare da Brescia, “il fulcro produttivo resterà lì, a Milano non avremmo lo spazio sufficiente”; ma nel laboratorio a vista su strada lo staff lavorerà per completare l’opera, “guarnire i dolci alla frutta, farcire sul momento i cannoncini, cuocere le sfoglie e preparare le creme”. Di salato, invece, ci sarà poco, panettoni gastronomici e qualche focaccia farcita. A pieno regime la pasticceria darà lavoro a 25 persone. Lo spazio è stato progettato dall’architetto Andrea Stramigioli, perseguendo l’obiettivo di creare “una galleria espositiva per valorizzare le creazioni di Iginio Massari”.
Quindi ampio utilizzo di materiali preziosi, vetrine innovative, linee pulite con dominanza di colori bianco e champagne, un intreccio di lampade lineari posizionate sul soffitto riflettente per creare un’illuminazione originale. Nel complesso, quindi, l’immagine sarà quella di un locale “avveniristico e funzionale”, come lo definisce l’architetto, 120 metri quadri all’interno, con qualche tavolino d’appoggio per i clienti, e dehors da 30 metri quadri, firmato Passoni. A Milano lo aspettano tutti. E lui, in un futuro non troppo lontano, potrebbe riservare altre sorprese: “Questo sarà un negozio vetrina, ci facciamo conoscere. Per ora non parlo, in futuro si vedrà”. L’appetito vien mangiando, o no?
Iginio Massari - Milano - Intesa Sanpaolo, piazza Diaz, angolo via Milano - dal 14 marzo 2018 - iginiomassari.it
a cura di Livia Montagnoli
Foto di Sara Busiol