Scaduto il tempo per tracciare un bilancio dell’anno appena concluso, che ha avuto il merito di restituire all’Italia un ruolo centrale nel dibattito internazionale sull’alimentazione grazie ai sei mesi di Expo, è già il momento di guardare avanti, pronti a inaugurare un 2016 gastronomico che si apre all’insegna di svariati congressi per addetti ai lavori che vale la pena segnalare.
Meet in Cucina. In Abruzzo
In attesa del più celebre appuntamento milanese con Identità Golose (che quest’anno slitta al mese di marzo), l’Italia apre le danze con Meet in cucina, che torna a celebrare l’orgoglio della cucina d’autore abruzzese per bissare il successo dello scorso anno. La prima edizione della manifestazione, ideata dal giornalista Massimo di Cintio, andava in scena proprio di questi tempi (era dicembre 2014) ispirandosi ai congressi nazionali e internazionali e riscuotendo un buon successo di presenze (con circa 600 operatori registrati).
Così, il 18 gennaio, sette tra i migliori chef che rappresentano la qualità dell’offerta abruzzese si ritroveranno nuovamente negli spazi del centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti per raccontare la propria idea di cucina alla platea di colleghi e operatori della ristorazione. Un’intera giornata (dalle 9.30 alle 18.30) con gli ambasciatori dell’eccellenza regionale – Niko Romito, la famiglia Tinari, la famiglia Spadone, Matteo Iannaccone, Nicola Fossaceca, Nadia Moscardi e Christian Di Tillio – e un ospite d’onore in arrivo da Modena, Massimo Bottura. L’idea, anche stavolta, è quella di incontrarsi in cucina per condividere esperienze diverse e metterle a frutto per garantire un futuro migliore alla ristorazione abruzzese.
Madrid Fusion. Tra post avanguardia e sapori tradizionali
Tutt’altro respiro per Madrid Fusion, il congresso gastronomico della capitale spagnola che può vantare una tradizione consolidata (siamo alla quattordicesima edizione) e un parterre internazionale in arrivo da tutto il mondo. Quest’anno l’appuntamento al Palazzo dei Congressi di Madrid è dal 25 al 27 gennaio, la tematica estremamente attuale: il linguaggio della post avanguardia. Molteplici i punti di vista sulle ultime tendenze gastronomiche, sulle esperienze più creative – con oltre 100 chef da 14 Paesi del mondo e 70 dimostrazioni pratiche – ma anche il consueto omaggio alla cucina tradizionale di Saborea Espana, manifestazione parallela che si concentrerà sullo spreco alimentare e sulla sostenibilità, con interventi (tra gli altri) di Eneko Atxa e Andoni Luis Aduriz, Elena Arzak e Dani Garcia.
Sul palco del congresso principale, invece, saliranno nomi del calibro di Grant Achatz e Daniel Humm, Virgilio Martinez e Mauro Colagreco, Jose Andres e Josean Alija, David Munoz e i fratelli Roca. Per l’Italia Paolo Lopriore – che di avanguardia se ne intende – e Massimo Bottura, che riceverà il premio di chef dell’anno in Europa per l’impegno dimostrato durante Expo. Per la sezione Dulce Fusion i migliori pasticceri di Spagna, da Paco Torreblanca a Jordi Roca, a Cristian Escribà. Mentre il Paese ospite sarà la Thailandia.
Fontegro a Kiev. Con Scabin, Bowerman, Oldani, Aliberti
Pochi giorni dopo ritroveremo una piccola enclave italiana in Ucraina, a Kiev, dove il 2 e 3 febbraio va in scena la seconda edizione di Fontegro, il primo congresso gastronomico internazionale organizzato dall’ex Paese sovietico. Sul palco 12 chef di otto diverse nazionalità, e quattro sono italiani: Davide Scabin, Cristina Bowerman, Davide Oldani, Franco Aliberti. Con loro anche Kobe Desramaults, Jean-Jaques Cadoret, Maksut Askar, Anton Kovalkov, Sebbi Kenyon e lo chef ucraino Denis Komarenko a fare gli onori di casa. L’obiettivo è sempre lo stesso: condividere esperienze, far luce sulle ultime tendenze e sulle nuove tecnologie in cucina.
a cura di Livia Montagnoli