Qualche tempo fa, con l'ondata di fama repentina che solo il web sa dare, faceva notizia l'iniziativa di tre giovani studenti fuorisede dell'Accademia di Belle Arti di Brera, promotori della piattaforma Milano da scrocco. Un'app tanto goliardica, quanto utile, che raccoglie soluzioni più o meno originali (e lecite) per rintracciare i migliori eventi gratuiti in città, tra vernissage, grandi eventi provvisti di buffet, attività culturali e d'intrattenimento utili per risolvere il dilemma di chi ha sempre pochi soldi in tasca, ma non vuole rinunciare a vivere la città. E, magari, risparmiare anche sulla spesa. Un successo di pubblico da oltre 50mila follower su Instagram, al motto di #scroccoergosum, con la giusta dose di ironia, e la voglia di raccontare una Milano a prova di studente.
I Posti Sinceri di Milano. Il progetto su Instagram
Poco meno di 30mila, invece, sono gli estimatori di un progetto di riscoperta di luoghi dimenticati, che sempre a Milano fa base per esplorare i cosiddetti “Posti Sinceri”. Bocciofile, trattorie, vecchi bar di quartiere, circolini d'altri tempi, come specifica l'intestazione della pagina Instagram, che funziona da aggregatore di tutti quei luoghi dove la socialità è un valore senza tempo, i clienti abituali si incontrano ogni giorno per scambiare due chiacchiere, l'ospitalità è garantita (il sorriso, invece, non sempre, se avete presente quegli osti un po' burberi, che si fanno apprezzare pian piano. Ma fa parte del gioco). Dietro a questa operazione nostalgia - solo in apparenza démodé, in un periodo storico in cui molto invocano un ritorno alla vita di comunità per riappropriarsi delle città – ci sono due trentenni che hanno iniziato a mappare i posti sinceri di Milano quasi per gioco, in cerca di rotte alternative e, perché no, più accessibili anche per prezzo, in un contesto cittadino che sempre più spesso supera la misura. Ma in poco tempo il passatempo si è trasformato in un vero e proprio lavoro di scouting condiviso con chi segue la pagina (nata nell'estate 2018, col primo post dedicato alla Trattoria Manfredi Amilcare), commentando e consigliando a propria volta locali da provare e luoghi che hanno pieno diritto di figurare tra i posti sinceri.
La mappa dei Posti Sinceri. Tavole calde, bocciofile, cucina casalinga
Così è nata anche una mappa consultabile gratuitamente online, disseminata di vecchi bar con l'insegna scolorita e il cartellone dei gelati confezionati in bella vista, tavole calde e rifugi devoti alla cucina casalinga, latterie e bocciofile con i tavoli sotto il pergolato e le coppe dei tornei di bocce in bella vista. Gli emblemi di un'iconografia che oggi molti provano a recuperare perché fa tendenza ci sono tutti, ma nei posti sinceri non si tratta di un artificio alla moda: il pavimento in graniglia, le porte finestre in acciaio anodizzato, il tavolo da biliardo nella saletta accanto al bancone del bar, il juke box d'ordinanza, le insegne al neon con il lettering fané, le tende a righe consunte dal tempo che segnalano il locale su strada. Un gioco di dettagli e ricordi sopiti che non è fine a se stesso, se permette di ritrovare una Milano molto diversa da quel che è diventata, eppure parte essenziale di una città in cui le periferie popolari offrono ancora scoperte sorprendenti. Ma solo a chi sa concedersi il tempo per cercarle. E la mappa di Posti Sinceri può essere un valido aiuto, perché lavora su coordinate certe: la verità dei luoghi selezionati e delle foto postate, ben lontane dall'immaginario instagrammabile che va per la maggiore, e pochi dettagli per raccontarne l'identità. Con ironia ben calibrata: “I muratori approvano”, si legge a proposito della Trattoria la Madonnina di via Cislaghi; “principe della cassoeula” è il titolo reale attribuito al Bar Principe di viale Certosa; e che dire delle “galline in forze armate” dello storico tabacchi con cucina La villetta? C'è un mondo da scoprire. E la speranza che qualcuno provi a replicare il progetto in altre città. Viva i posti sinceri.
a cura di Livia Montagnoli