Top 50 bar 2015. Londra ancora in testa C'è il bar come lo intendiamo noi in Italia - il luogo in cui l'ospitalità è valore portante per il successo, quello sancito dalla guida Bar d'Italia del Gambero Rosso - e il bar tempio del bere miscelato, dell'intrattenimento all day long, dell'atmosfera esclusiva, del design d'autore, dove offerta gastronomica di qualità e servizio impeccabile si mettono al servizio delle star internazionali della miscelazione, quei barman sempre più spesso illuminati dai riflettori del circo enogastronomico. Come ogni anno la rivista Drinks International stila la classifica dei migliori 50 bar al mondo, selezionati tra speakeasy e cocktail bar ospitati all'interno di grandi catene alberghiere, locali storici, club esclusivi e rifugi per appassionati della miscelazione. La Top 50 è il risultato della valutazione di una giuria di oltre quattrocento esperti, che ancora una volta incoronano Londra (con ben 10 rappresentanti nei primi 50) e New York (per la Grande Mela i locali sono 8) come capitali indiscusse del cocktail bar d'autore.
Invariato rispetto alla scorsa edizione il podio, che spetta all'Artesian, celebrato bar londinese del Langham Hotel – premiato per qualità e proposta creativa - per la quarta volta in testa alla classifica anche grazie al barman italiano Simone Caporale, che lo conduce insieme ad Alex Kratena. In seconda posizione The Dead Rabbit Grocery and Grog di New York, del duo già consolidato a Belfast Sean MuldoonJack Mcgarry, che ha conquistato la Grande Mela a suon di whisky, birre e un menu di ispirazione storica al pian terreno e un parlour regno del bere miscelato al piano superiore. Chiude il podio un’altra insegna londinese, il celebre speakeasy di Shoreditch (anche qui c'è lo zampino di un italiano, Luca Cinalli).
L'Italia della miscelazione: Jerry Thomas e Nottingham Forest Ma la cerimonia di premiazione, tenutasi qualche giorno fa a Londra, offre soddisfazione anche ai cultori della mixologia in salsa italiana, degnamente rappresentati dal Jerry Thomas di Roma, che continua a risalire posizioni e arriva al 21esimo piazzamento (nel 2014 era al numero 28), sotto la guida di un team ormai celebre oltreconfine grazie al carisma di Leonardo Leuci e soci. E lo speakeasy di vicolo Cellini non è l'unica insegna italiana celebrata dalla top 50. Al numero 46 il Nottingham Forest di Milano guadagna un posto al sole grazie alla creatività di Dario Comini, bar chef che ama sperimentare con la tecnica molecolare come un consumato alchimista.
> La lista completa dei migliori 50 Bar