Il rituale del tè
Tazze di porcellana dipinte a mano, teiera fumante al centro della tavola apparecchiata con cura e imbandita con le delizie più disparate, dai tramezzini con il cetriolo agli scones, panini burrosi spalmati di confettura e clotted cream, una panna densa e corposa (ed estremamente golosa e calorica) ottenuta dal riscaldamento indiretto del latte intero. Tovaglie ricamate, servizi d'argento splendenti dal fascino vintage, e una generosa fetta di Victoria sponge, la torta di pan di Spagna farcita con panna fresca, confettura e fragole. È l'atmosfera tipica che si vive durante un afternoon tea in pieno stile British, una pausa rinfrancante perfetta per smorzare l'appetito pomeridiano.
Le origini
È infatti proprio con questo intento che nasce, in età vittoriana, il rituale del tè, grazie al “brutto presentimento” di Anna Russell, Duchessa di Bedford, vissuta fra fine Settecento e la prima metà dell'Ottocento, una delle dame di compagnia della Regina Vittoria. Durante questo periodo, la cena a corte veniva servita verso le otto di sera, a molte ore di distanza dal pranzo, solitamente poco sostanzioso; per questo motivo, la duchessa iniziava ad accusare una “strana sensazione” attorno alle quattro o cinque del pomeriggio.
Iniziò così a farsi portare di nascosto una tazza di tè e delle fette di pane imburrate nella sua camera. Questa piccola merenda segreta diventò ben presto un'abitudine condivisa anche con i suoi amici: la duchessa iniziò, infatti, a invitare altri nobili nel Castello di Belvoir, nella contea di Leicestershire. Piccole torte, pane e burro, pasticcini, e naturalmente tanto tè: questi gli elementi principali offerti dalla dama, che continuò la tradizione anche una volta tornata a Londra, chiamando a raccolta tutti i suoi amici con tanto di invito scritto per “un tè e una passeggiata nei prati”. Non ci volle molto perché questa golosa consuetudine all'insegna della convivialità si diffuse anche fra le altre signore dell'epoca.
Afternoon tea oggi. All'Orangery
Fra le prime sostenitrici di questo nuovo pasto, la Regina Vittoria in persona, che accolse con entusiasmo la novità, lanciando una vera moda del tè del pomeriggio, con vestiti a festa e tavole curate nei minimi dettagli. E una torta intitolata in suo onore, la Victoria sponge, dal gusto semplice e delicato, simile alla nostra torta paradiso ma dall'impasto più compatto. Secondo gli storici, la regina era una grande gourmand, amante del gusto e del buon cibo, ma soprattutto dei sapori autentici. Fra le sue grandi passioni, infatti, il cibo da strada, in particolare quello tedesco, l'indissolubile binomio bratwurst e birra.
È in omaggio alla regina che a The Orangery di Londra, all'interno del Blenheim Palace, è ora possibile – fino al prossimo 16 aprile – rivivere l'atmosfera dell'età vittoriana con un afternoon tea molto old-style, che ripercorre la storia delle specialità dolci e salate che hanno segnato le abitudini di consumo degli inglesi nel corso dei secoli. L'influenza dell'epoca Vittoriana, infatti, è percepibile ancora oggi nel Paese: stiamo parlando di un periodo lunghissimo, che ha lasciato un segno indelebile nella cultura della società britannica, non solo da un punto di vista morale, ma anche gastronomico.
L'iniziativa
Fra Victoria sponge, scones, Battenberg – pan di Spagna alla vaniglia ricoperto da un sottile strato di marmellata e avvolto in un guscio di marzapane – ma anche dolci stranieri ormai entrati a far parte da tempo del rituale, come gli éclairs francesi, negli eleganti spazi in stile barocco del Blenheim Palace è possibile fare un tuffo nel passato, (ri)scoprendo il gusto di un tempo.
Una sorta di mostra, ancor prima che un evento, pensata per fare luce su una cultura antica ma quanto mai ancora fortemente presente nel Regno Unito. Un'iniziativa lanciata in concomitanza con l'esposizione “Victorian Passions & Pursuits”, iniziata lo scorso 10 febbraio 2018 a Palazzo e ideata per mostrare al pubblico gli oggetti da collezione, ma soprattutto i tanti interessi della Regina custoditi nel tempo. “Le nostre torte sono da sempre molto popolari fra gli ospiti. Con la storia della Regina Vittoria si combinano perfettamente, e l'idea sta piacendo molto”, ha raccontato lo chef Billy Bush al quotidiano britannico Telegraph. Ad accompagnare i dolci, dunque, le spiegazioni del team dell'Orangery, ma anche opuscoli informativi distribuiti ai tavoli con le descrizioni dettagliate di ogni preparazione. Come quella del Battenberg, per esempio, “secondo la leggenda nata per volontà della nipote della Regina Vittoria, sposata con il principe Luigi di Battenberg nel 1884”. Il pomeriggio nella sala da tè continua così, fra miti e racconti popolari, storia e leggenda, aneddoti e tanti dolci da assaggiare. Per un viaggio nel tempo all'insegna del gusto.
Per prenotazioni: www.blenheimpalace.com/visit-us/plan-your-day/dining/orangery.html
a cura di Michela Becchi