È il big del chewing gum, casa della “Gomma del Ponte”, un colosso italiano che si fa sempre più grande anche all’estero. Perfetti Van Melle spopola negli States con l’acquisizione delle attività di Mondelez, la multinazionale di snack americana, una mossa che arricchisce ancora di più il paniere dell’azienda di brand famosi come Trident, marchio simbolo delle gomme da masticare negli Stati Uniti.
Perfetti Van Melle in America
Parliamo di una realtà dai grandi numeri – 3 miliardi di euro di fatturato – che non ha mai smesso di evolversi. Ne è passato di tempo da quando il Dolcificio Lombardo di Lainate, alle porte di Milano, decise di lanciare il chewing gum in Italia: era il 1946, la guerra era appena finita e il modello americano cominciava a essere adottato anche nei consumi. A metà anni ’50 arrivò la Gomma del Ponte, dal nome decisamente stellestrisce, Brooklyn, poi la Big Babol… i fratelli Ambrogio ed Egidio Perfetti ne mettono a segno una dopo l’altra. L’azienda cresce e diventa sempre più florida e internazionale: nel 2001, l’acquisizione dell'olandese Van Melle, nel 2006 della spagnola Chupa Chups, ora è la volta di Trident, Dentyne, Stimorol, Hollywood, V6, Chiclets, Bubbaloo, Bubblicious, marchi di riferimento negli Stati Uniti e in Canada. “La nuova operazione rientra nel nostro programma strategico, il cui obiettivo è diventare leader mondiale nel mercato del chewing gum” ha dichiarato Egidio Perfetti, presidenti del gruppo. La missione è quella di raddoppiare la presenza in Nord America “ed estendere la penetrazione in Europa”.
Impianti, dipendenti e obiettivi
Tra i marchi europei acquistati da Perfetti ci sono Cachou Lajaunie e La Vosgienne, ma nell’accordo rientra anche l’acquisizione degli impianti di produzione di Rockford negli Stati Uniti e di Skarbimierz in Polonia. Per un totale di 33 stabilimenti in tutto il mondo, che posizionano la Perfetti Van Melle al secondo posto nell’industria dolciaria americana dopo Mars. Un ampliamento che comporta anche novità a livello produttivo, “lavoriamo per anticipare e soddisfare ogni esigenza, l’innovazione riguarda ogni aspetto, dalla formulazione del prodotto al packaging più funzionale”. E anche un ingrandimento del personale, con mille nuovi dipendenti. L’obiettivo, ora, è quello di migliorare l’impatto ambientale, diminuendo la CO2 emessa con le attività industriali, un progetto cominciato già nel 2016, che ha portato in sei anni a ridurre del 32% le emissioni.