Il premio alla qualità sostenibile. Come nasce
L'anno scorso, era novembre 2016, davanti a un pubblico delle grandi occasioni (una serata di gala presso la Delegates' Dining Room delle Nazioni Unite), la famiglia Illy presentava ufficialmente l'Ernesto Illy International Coffee Award. Un premio esordiente, diretta conseguenza dell'impegno del gruppo triestino sul versante della qualità e del lavoro sostenibile. La competizione, infatti, ha l'intento di riconoscere i migliori produttori di caffè tra quelli che forniscono i propri chicchi per la realizzazione dei blend illy, leader globale nel segmento del caffè di alta qualità. Migliori perché impegnati a valorizzare un territorio, e i coltivatori di caffè che lo rappresentano. Archiviata con successo la prima edizione del Premio, ora il gruppo annuncia i Paesi finalisti della seconda, ribadendo la volontà di “affermare l’importanza di lavorare mano nella mano con i produttori per continuare a perseguire il sogno di offrire il miglior caffè al mondo”. I finalisti sono stati selezionati dal laboratorio qualità illy, sulla base dei raccolti della stagione 2016/2017, e sono Brasile, Colombia, Costa Rica, Etiopia, Guatemala, Honduras, India, Nicaragua e Ruanda. Accedono alla finale i tre lotti più rappresentativi di ogni origine, tra i quali verranno scelti i 9 caffè finalisti, uno per origine.
La cultura del caffè. Come promuoverla
Nella seconda fase del concorso i caffè selezionati saranno degustati e valutati da una giuria internazionale indipendente di esperti, che decreterà il Best of the Best, tra i migliori raccolti della stagione. Ma bisognerà attendere il 16 ottobre, quando la giuria esterna si ritroverà a New York per annunciare i caffè finalisti e il vincitore. Il Premio, seppur giovane nel suo nuovo assetto, recupera in realtà l'eredità di papà Ernesto (a cui, non a caso, è intitolato), che nel 1991 battezzava in Brasile il Premio por la qualidade do Cafè para Espresso, contribuendo allo sviluppo del Paese come produttore di caffè di alta qualità. Mentre la decisione di estendere la partecipazione ai produttori di tutto il mondo si deve ad Andrea, attuale Presidente di illycaffè.
Del resto la filosofia aziendale ha sempre imposto di privilegiare il prodotto, incentivandone la conoscenza approfondita attraverso una formazione specifica per coltivatori, baristi e semplici estimatori del caffè. A questo scopo, diversi anni fa (nel 2017 ha compiuto 18 anni), illy si è fatta promotrice di un'Università del Caffè, che ne diffonde la cultura a tutti i livelli: nata a Napoli nel 1999 e poi trasferita presso il quartier generale di Trieste, oggi conta 25 filiali nel mondo. La sua storia, e le attività che garantisce ai suoi iscritti, ve l'abbiamo raccontata qualche mese fa. Nel frattempo l'azienda triestina continua a promuovere la cultura del caffè con diverse iniziative: la più recente coinvolge le cucine professionali, con una miscela realizzata su misura per gli chef. Mentre bisogna tornare indietro di qualche mese, all'inizio della primavera scorsa, per rintracciare l'ultimo importante investimento del gruppo a vantaggio del consumatore, con l'inaugurazione del nuovo flagship store milanese, in via Montenapoleone. Ma tutto parte dalla qualità del prodotto. E il Premio Ernesto Illy non fa che confermarlo.