Renato Marcialis. 40 anni di carriera nella food photography
Quando ha cominciato a scattare foto di (al) cibo lui, la food photography così come si è imposta oggi - fenomeno di tendenza che spesso finisce per bistrattare l'arte fotografica - non esisteva ancora. E ci sarebbero voluti diversi decenni ancora perché l'ossessione dilagante per chef, fornelli, piatti gourmet portasse alla ribalta una serie di professionalità legate alla rappresentazione e alla comunicazione del cibo. Renato Marcialis, invece, che in famiglia aveva respirato l'aria di cucina circondato da una stirpe di chef, nella seconda metà degli anni Settanta comincia a collaborare con il fratello, art director, per una serie di committenze di fotografia gastronomica. Poi apre uno studio tutto suo a Milano, che nei decenni a seguire lo porterà alla ribalta della fotografia d'autore, tra moda, reportage e riprese industriali. Fino alla svolta, nel 1992, quando ormai celebre e pluripremiato, decide di rifiutare tutti i clienti non legati al mondo del food. Comincia così una storia di collaborazioni con aziende alimentari e realtà gastronomiche. Oggi, all'età di 60 anni, ha all'attivo un centinaio di libri di gastronomia e cocktail che riproducono i suoi scatti, celebri in tutto il mondo.
60x60 di Caravaggio in cucina
E per festeggiare un compleanno importante, dal 20 al 22 maggio, presso lo Studio Marcialis di via Giacomo Watt sarà allestita una mostra speciale, dedicata a uno dei suoi progetti più noti: Caravaggio in cucina. Per tre giorni proprio lo studio dove ha preso vita il progetto nel 2008 esporrà 60 opere realizzate con la tecnica del light painting per disegnare con luce caravaggesca i profili di alimenti, frutta e verdura, che si trasformano così in suggestive nature morte, dove la fotografia si confonde con l'approccio pittorico. Fondo scuro d'ordinanza che fa risaltare la plasticità del soggetto, gli scatti della serie hanno fatto il giro del mondo, protagonisti di ben trenta mostre negli ultimi anni. Ma l'appuntamento milanese sarà un'occasione fuori dal comune, che riunisce i 60 scatti proprio nell'ambiente che li ha ispirati, fatto di atmosfere, luci, oggetti di scena che suggeriscono la creatività del fotografo all'opera. E del resto il progetto Caravaggio in Cucina non si ferma mai, in continua evoluzione verso nuove fonti di ispirazione, come quei carciofi che si fingono bouquet da sposa nella serie Estrema Protezione o la tagliatrice di verza dallo sguardo assorto che assurge a protagonista dell'arte nello scatto Mai smettere di sognare. Un omaggio ai quarant’anni di carriera di un celebre fotografo di food che è soprattutto artista, e così riassume l'idea che l'ha ispirato: “...e riposto il pennello, disegnai con un raggio di luce, forme e colori, altresì nascosti da una incommensurabile oscurità”.
60x60 | Milano | Studio Marcialis, via Giacomo Watt, 10 | dal 20 al 22 maggio, dalle 10.30 alle 19 | ingresso gratuito
a cura di Livia Montagnoli