Il mondo olivicolo sta vivendo un’annata non propriamente fortunata, a risentirne è soprattutto la produzione di olio extravergine di oliva. La campagna olearia in corso è stata e continua a essere una vera e propria corsa contro le emergenze climatiche che quest’anno hanno davvero contribuito al quasi dimezzamento – e in alcune zone anche all’azzeramento – della produzione olivicola in gran parte d’Italia. Eppure, gli olivicoltori italiani non si arrendono: combattono con ogni tecnica affinché l’olio di oliva possa avere la migliore qualità possibile.
Così, nonostante le avversità, sono in crescita le adesioni alla guida Oli d’Italia del Gambero Rosso, realizzata in collaborazione con Unaprol e giunta alla sua quinta edizione. Le commissioni di assaggio per l’edizione 2015 - che sarà pubblicata la prossima primavera - stanno scaldando i motori. La difficile annata rende ancor più utile uno strumento che racconti le etichette e le aziende migliori, quelle che pur sfidando le difficoltà riescono a produrre un extravergine di qualità.
I coltivatori e i frantoiani – che producano almeno 10 quintali d’olio all’anno da olive di provenienza italiana - che vogliano aderire alla guida e presentare alle selezioni del Gambero Rosso le proprie etichette di olio extravergine di oliva (per un massimo di tre prodotti), possono scaricare online i moduli per l’adesione e rimandarli in redazione seguendo le istruzioni. La partecipazione è gratuita, fatta eccezione per la spese di spedizione dei campioni e il costo delle analisi degli oli.
Basta un click per far conoscere la storia del vostro olio extravergine di oliva; c’è tempo fino al 15 novembre.