Un weekend a Lisbona tra pastéis, tascas e vinerie: la miniguida del Gambero Rosso

22 Feb 2025, 12:03 | a cura di
La Capitale del Portogallo, grazie al suo clima mite, è la meta perfetta da raggiungere in ogni momento dell'anno. Qui vi suggeriamo qualche indirizzo dove gustare l'autentica cucina portoghese

Tronfia e fiera, Lisbona ti accoglie con tutta la magnificenza del passato, di quando il Portogallo era un impero e da quelle coste atlantiche partirono Vasco da Gama, Ferdinando Magellano e tanti altri, alla volta di nuove terre da scoprire (e pure da colonizzare…). Oggi la situazione economica di questo Paese non è florida come un tempo, ma camminando per il centro della Capitale e lasciandosi rapire dallo stile manuelino, dalle strade larghe, dai viali alberati, dai sali e scendi tra la parte bassa e alta della città, si ha veramente l’impressione di vivere la storia di quegli anni, quella appunto del grande Portogallo. Un paese che ha una fortissima cultura identitaria che rivendica senza remore, a partire dalla lingua per arrivare ovviamente al cibo. Ecco allora qualche indirizzo da salvare, se si ha in programma un weekend a Lisbona.

Pastéis! I due (soliti) noti e uno posto fuori da ogni rotta turistica

Obbligatorio partire con il dolce nazionale, i pastéis de nata che sono delle piccole tortine composte da una base di pasta sfoglia riempita con una dose generosa di crema all’uovo, aromatizzata alla cannella. Cotte in forno, il risultato è un boccone con questa base croccante e il cuore fondente di crema; qualcuno consiglia di mangiarle con una spolverata di cannella, noi però ne suggeriamo l’aggiunta solo ai veri cannella lover, diversamente mangiatele in purezza. Dove acquistarle? Certamente nella pastelaria storica nel quartiere di Belém. No, non fatevi intimorire dalla fila che troverete sempre ed in qualunque momento della giornata, perché dietro il bancone ci sono addetti alle vendite veloci ed esperti. E, continuando con le certezze, c’è ovviamente Manteigaria che si trova un po’ ovunque in città. È una catena che ha 8 punti vendita solo a Lisbona, altri due nel resto del Paese ma sta anche a Parigi e, niente di meno, in Cina. Anche qua, stessa fila e stesso ritmo di smaltimento di Belém quindi attendente il vostro turno senza timore e se riuscite, sbirciate all’interno perché il laboratorio è ha vista e i pastéis vengono prodotti live nel corso di tutta la giornata. Se invece non avete voglia di attendere e vi piacciono i posti fuori dalle rotte turistiche, andate nel quartiere Raito e entrate da Pastelaria 1800, un locale storico che fa dei pasteis buonissimi peraltro dalle dimensioni più generose rispetto agli altri due.

Pastéis de Belém
R. de Belém 84 - 92

Manteigaria
Fábrica de Pastéis de Nata
www.manteigaria.com

Pastelaria 1800
Lgo do Rato 7

 

La cucina portoghese delle tascas

In Portogallo la cucina autentica del territorio si mangia nelle tascas assimilabili alle nostre trattorie. Piccoli, senza fronzoli, spesso a conduzione familiare, questi ristoranti propongono una cucina semplice e casalinga in cui – ovviamente – il bacalhau è il protagonista indiscusso. Ve ne consigliamo due che peraltro si trovano in zone molto centrali e quindi, vi resteranno utili se verrete colti dalla fame nel bel mezzo della scoperta della città. La prima si trova nel quartiere di Rossio, si chiama O Maerques e – avvertimento – non prende prenotazioni e non ha neppure un sito internet. Un posto abbastanza fuori dal mondo “moderno” anche per come è arredato: sembra di stare in uno di quei ristoranti citati da Tabucchi in cui si sfamava Pereira tra un turno e l’altro al giornale. Se tra gli antipasti vi intriga il mix di formaggi portoghesi, prendeteli non sono affatto male: tre formaggi vaccini con altrettante stagionature diverse. A seguire assolutamente il loro baccalà alla griglia servito con patate bollite che è il piatto “signature” del posto insieme ad un controfiletto di manzo da cuocersi da soli sulla pietra rovente che arriva al tavolo assieme a delle eccellenti patatine fritte fatte in casa. Si chiude con un latte portoghese d’ordinanza veramente ben fatto. Da bere? Madeira della casa. Costo, molto più che popolare, siamo sull’ordine di 25 euro a persona. Quando uscite dalla tasca, girate l’angolo e andatevi a prendere uno shottino di ginjinha nel locale storico e minuscolo, che non conosce rivali almeno da quanto si evince dal nome. Si chiama Ginja Sem Rival, qua ci si viene solo per bere il liquore nazionale a base di amarene e l’Edoardino che è un distillato prodotto da loro a base di anice ed erbe.

Ancora un altro rifugio sicuro in uno dei quartieri più belli e antichi di Lisbona, parliamo dell’Alfama arroccato sulla città alta, qui fermatevi da Casa da tia Helena, tasca piccolina con un menu che offre tanto pesce: baccalà, ma anche polpo e sardine grandi come merluzzi. Vi consigliamo il polpo alla griglia, prima però spezzate la fame con qualche oliva, le loro carote in agrodolce e le crocchette di baccalà che qui vengono fatte a mo' di quenelle e tuffate nell'olio senza la panatura. In carta c’è anche la bifana, lo street food portoghese per antonomasia che è un panino farcito con la carne di maiale, potete prenderlo per antipasto e dividervelo ma per il resto del pasto date la precedenza alle portate di pesce. Anche qua, nessuna spesa folle: circa 30 euro a persona. E restando sempre nella proposta di cucina locale, obbligatorio prevedere un passaggio al TimeOut Market, il mercato cittadino anche detto Mercado da Ribeira. Sebbene nella food hall – grande e ben organizzata – ci siano diversi corner di cibo internazionale, il grosso della proposta è comunque locale quindi bifana, salumi, formaggi e ovviamente le crocchette in primis quelle di baccalà ma se volete provarne di più tipi, c'è un banco che vende solo crocchette fritte espresse. Avrete di che scegliere tra carne di agnello, maiale, vegetali.
E se vi viene voglia di un dolcino, no panic ‘che uno degli 8 punti di vendita di Manteigaria sta qui.

O Marques
Tv. do Forno 9

Ginja Sem Rival e Eduardino
Rua das Portas de santo Antão, 7

Casa da Tia Helena
R. do Castelo Picão 55 e 57

TimeOut Market
Mercado da Ribeira, Av. 24 de Julho

La riscossa degli chef stellati portoghesi (che aprono posti pop)

Altro indirizzo da appuntarsi quando si è in giro per la città, è il Bairro de Avillez nel quartiere del Bairro Alto. La proprietà è di José Avillez, chef stellato portoghese che ha aperto questo locale molto grande e racchiude al suo interno ben 4 ristoranti ed altrettante proposte gastronomiche. La taberna per piatti della tradizione ma non solo, il páteo che propone piatti di pesce, un mini bar per aperitivo e taglieri ed anche una pizzeria. Per pranzo o cena, sarà perfetto accomodarsi in uno dei tavoli della taberna e scegliere dall’ampio menu nel quale segnaliamo una eccellente crocchetta di maiale ed anche l’insalata russa con il tonno scottato.

Altro famoso chef portoghese che si è lanciato con progetti pop è Hugo Candeias che, già titolare sempre a Lisbona di Ofício - Tasco Atípico Bib Gourmand per la Guida Michelin, ha aperto a fine gennaio un chiosco nel bel parco del 5 de Outubro dove vende la tarta basca de queso. L’idea di questa torta al formaggio prende forma nel 2020 quando, durante la pandemia, Candeias era tornato a Lisbona dopo aver trascorso diversi anni in Spagna nella regione basca. Per onore di cronaca e pure di concretezza, vi diciamo che una fetta di questa torta al formaggio costa € 4,50, è molto buona ma non grandissima, il chiosco è fuori dalle rotte turistiche e prima di gustarla dovrete fare una bella salita di circa 600 metri. Valutate voi se può valerne la pena, sappiate però che il parco del 5 de Outubro è molto grazioso e davanti trovate quello grandissimo de l’Estrella dove potrete fermarvi per mangiare la tarta ma pure a riposarvi dopo la salita. In ogni caso, l’assaggio di questa torta di formaggio vi permetterà di scoprire una parte della città più autentica e verace.
Comunque i taxi a Lisbona costano pochissimo, dovesse mai cogliervi la pigrizia sappiate che con massimo sette euro siete praticamente ovunque. Aeroporto compreso.

Bairro de Avillez
R. Nova da Trindade 18

Dona by Hugo Candeias
Quiosque da Estrela, lato Basílica Encomendas


Il maialino allo spiedo e le vinerie

Programmate anche una bella cena a base di maiale allo spiedo da Eliseu dos Leitões, che a Lisbona si trova sia nel quartiere Rato che nella parte nord della città, in zona Carnide. Posto amatissimo dagli alfacinhas, qua ci si viene per mangiare il maialino cotto lentamente allo spiedo servito con delle dolcissime arance pelate a vivo. Insieme alla carne arrivano anche le chips di patate e della verdura saltata. Per chi dovesse preferire altro rispetto al maialino, c’è un buon agnello arrosto servito con un riso al forno, condito con del pomodoro e le interiora dell’agnello. Ed infine, due posti buoni per fermarsi a bere un bicchiere magari prendendosi una pausa dal lungo cammino a cui, fisiologicamente, obbliga questa città. Una vineria minuta ed essenziale, si chiama Vini Di Maria X Jasmim Da Mouraria, si trova nei pressi del Castello de S. Jorge e la sera accomodandosi in uno dei tavoli della piccola piazzetta antistante, verso l’imbrunire si vede il castello perfettamente illuminato. Qua per vini naturali, portoghesi ma un po’ da tutta Europa con una selezione al bicchiere che cambia quotidianamente; nessun food pairing, fatta eccezione per delle olive condite con erbe ed aglio, in ogni caso svoltato l’angolo trovate un baretto che vende solo bifana. Sempre per un calice, e qua anche per qualche boccone goloso, c’è Calma Wine Bar con un piccolo patio esterno e una dozzina di posti a sedere nella parte interna. Da bere, naturali ed orange locali ed esteri da accompagnare a sfiziosità come la crocchetta di seppia e chorizo o la focaccia fatta in casa con burro alle spezie.

Eliseu dos Leitões
www.eliseudosleitoes.com

Vini Di Maria X Jasmim Da Mouraria
R. João do Outeiro 54

Calma Wine Bar
Largo Agostinho da Silva 1

Ed infine, per lasciare questa città conservandone il miglior ricordo possibile, concedetevi una limonata nello storico bar A Brasileira vicino la piazza centrale del quartiere Chado. Ai tavoli di questa caffetteria si sono seduti i più illustri portoghesi come gli scrittori Almada Negreiros, Jorge Barradas, Aquilino Ribeiro e Alfredo Pimenta. Ed ovviamente il grande Fernando Pessoa fedelissimo ospite de A Brasileira a cui, proprio davanti l’ingresso, è stata dedicata una statua di bronzo che lo ritrae seduto in uno dei tavoli esagonali in attesa del suo caffè forte.

A Brasileira
R. Garrett 12

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