La Grecia ha dichiarato lo stato di emergenza per un mese nella città portuale di Volos, nella regione della Tessaglia, dopo la morìa di migliaia di pesci d'acqua dolce, secondo quanto ha riferito la principale agenzia di stampa del Paese. Intanto le autorità hanno promesso fondi e aiuti per affrontare il disastro e lo smaltimento di circa 160 tonnellate di pescato in decomposizione.
La tempesta dello scorso anno e il disastro annunciato
Le autorità hanno dichiarato che i pesci d'acqua dolce sono morti a causa delle devastanti inondazioni che hanno colpito la regione centrale della Tessaglia nel 2023. L'alluvione ha impattato pesantemente su più di 20mila ettari di terreno e ha riempito il vicino lago Karla, che era stato prosciugato nel 1962 nel tentativo di combattere la malaria, gonfiandolo fino a tre volte le sue dimensioni normali. Nel corso di quest'ultimo anno le acque del lago si sono ritirate drasticamente, a causa di una grave siccità, costringendo i pesci d'acqua dolce a dirigersi verso il porto di Volos che sfocia nel Golfo Pagasetico e nel Mar Egeo. Non potendo sopravvivere nell'acqua salata del mare, migliaia di pesci morti hanno intasato le acque intorno alla città portuale, che si trova a circa tre ore e mezza di macchina a nord di Atene.
Le misure d'emergenza e la crisi climatica
L'emergenza è stata dichiarata dal ministro del Clima Vassilis Papageorgiou e durerà fino al 30 settembre prossimo. I fondi stanziati dal governo consentiranno alla protezione civile e alle autorità locali di portare a termine la bonifica del pescato che ormai sta andando in putrefazione. L'operazione di rimozione dei pesci è in corso da diversi giorni, con pescherecci noleggiati dalle autorità regionali, insieme a macchine da movimento terra per raccogliere i pesci morti. Secondo le stime della Camera di Commercio, l'attività commerciale della città è calata dell'80% negli ultimi tre giorni. È solo l'ultimo evento meteorologico estremo che si abbatte sulla Grecia, la cui economia si basa in larga misura sul turismo e sull'agricoltura e che di solito accoglie più di 1 milione di visitatori all'anno solo dagli Stati Uniti.