Ritrovare lo spirito di comunità
Una festa di quartiere nel centro di Milano. Demodé? No di certo, se ad animarla è il senso civico e di comunità che permette ai cittadini di riappropriarsi delle proprie città, viverle a ritmo lento, scoprire legami di prossimità tra chi lavora e vive in un perimetro ristretto, eppure ha finito per dimenticare di guardarsi intorno. Una sorte comune un po' a tutti, nelle grandi città, dove in pochi si preoccupano ancora di fare rete a vantaggio della collettività. Ecco perché una “semplice” festa di quartiere può rivelarsi un bel momento per riflettere sulla necessità di tornare a vivere insieme agli altri, piuttosto che l'uno contro l'altro. Ma ai momenti di aggregazione come quello che prenderà forma domenica 30 settembre, in piazza Sant'Eufemia a Milano, bisogna riconoscere non solo un ruolo di utilità sociale, ma pure il merito di riattivare dinamiche commerciali che fanno bene al quartiere (altro che forzose chiusure domenicali!). Se poi c'è il (buon) cibo di mezzo, il divertimento è assicurato. Fortuna vuole che la piazza in questione - un angolo tranquillo e ben tenuto della Milano centrale (siamo a un chilometro in linea d'aria dal Duomo) che pure non risente dell'affollamento di certi quartieri limitrofi – sia proprio al centro di un circuito gastronomico di qualità cresciuto nel tempo e rinvigorito da un ultimo arrivo eccellente.
Il circuito gastronomico intorno a piazza Sant'Eufemia
Al Mercato – la fucina di idee di Eugenio Roncoroni – è l'insegna più longeva del quadrilatero, che da anni attira in via Sant'Eufemia schiere di appassionati della cucina di ricerca. Gastronomia Yamamoto, invece, è approdata più di recente in via Amedei: la missione di Aya Yamamoto, perfettamente centrata, quella di far scoprire alla città i piatti autentici della tradizione casalinga giapponese. Mentre il Bar Nicol di corso Italia esiste da tempo all'ombra della Torre Velasca, ma solo nell'ultimo anno Luca Mortillaro ha investito per ripensare il locale di famiglia in funzione di qualità dell'offerta e riqualificazione dello spazio pubblico, risistemando il marciapiede antistante con regolari permessi del Comune (a proposito di muoversi per il bene comune). E poi c'è Eugenio Boer, l'ultimo arrivato in via Mercalli, a 400 metri da piazza Sant'Eufemia, dove dall'estate scorsa guida la cucina di Bu:r. Al gruppo, però, si è unita pure un'insegna storica come Faravelli, che parteciperà alla festa con i suoi tortelli: “Questo mi piace dello spirito di questa iniziativa” spiega Aya Yamamoto “siamo una bella rappresentanza di culture diverse, chi c'era già ci ha accolto e ora stiamo raccogliendo i frutti di questa semina. La cosa importante è che lo facciamo per la comunità, siamo circondati da uffici, ma questa è anche una zona molto popolosa, è giusto che si creino occasioni per favorire la condivisione. Ieri un bambino ha visto la locandina della festa in vetrina, si è avvicinato e mi ha detto 'che bello, è la prima volta che succede una cosa così qui'. Mi ha reso felice”.
Appuntamento in piazza per la festa di quartiere. Il menu
E infatti l'iniziativa è nata in modo spontaneo, da un'idea di Eugenio Roncoroni ed Eugenio Boer, che insieme hanno bussato alla porta degli altri cercando collaborazione. E la complicità che li tiene insieme ogni giorno è stata il collante di un'organizzazione rapida quanto efficiente: “Mi piace parlare di un progetto nato chiacchierando tra amici” racconta Luca Mortillaro “abbiamo organizzato tutto in pochi giorni, con l'idea di raccontare il quartiere a chi ci vive e anche a chi vorrà venirci a trovare domenica. Le premesse sono buone, c'è stato subito grande interesse da parte dei clienti del bar. Noi penseremo ai drink, col limite di non poter servire superalcolici; ma ci sarà vino, birra, qualche spritz, per accompagnare la prima parte della serata fino alle 21.30 e poi il dopocena, fino alle 24”. Dunque la festa prenderà forma propria davanti alla chiesa di Sant'Eufemia, niente posti a sedere, ma una serie di banchetti estemporanei, dove ognuno servirà i piatti preparati nelle rispettive cucine. Aya porterà onigiri del Sud del Giappone, “ripieni di pollo, scorzanera e carote, il nostro cuoco è originario di lì”; e poi Ebi-dog con gamberi fritti e salsa tartare e un dolce goloso da passeggio, gli anpan con marmellata di fagioli azuki e mascarpone: “Tutte proposte facili da consumare in piedi, pensate proprio per la festa”. Eugenio Roncoroni, invece, servirà il suo omaggio a Fergus Henderson: lingua leggermente affumicata, insalata di crescione e ravanelli, vinaigrette d'aneto. E per il dopocena uno snack goloso come i chicharrones, cotenna di maiale fritta con intingoli homemade. L'altro Eugenio, Boer, preparerà PolpoKFC, fritto con patate, salsa alla Luciana e mayo di polpo; e bitterballen, polpette fritte di lesso tipiche dell'Olanda. In menu anche i mitici tortelli Faravelli e gelato artigianale. Ogni piatto costerà 5 euro, ma è consigliabile optare per il pacchetto da 20, che dà diritto a 4 assaggi e drink gratuito. L'appuntamento è per domenica 30 dalle 18.30. L'entusiasmo è tanto, l'intenzione di replicare presto già dietro l'angolo. E come dargli torto? Viva le care, vecchie feste di quartiere. Che non passano mai di moda.
Festa di quartiere – Milano – piazza Sant'Eufemia – domenica 30 settembre, dalle 18.30 alle 24
a cura di Livia Montagnoli