“Stato di emergenza nazionale”. È la richiesta senza appello inviata in queste ore dal Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in merito ai gravi danni provocati dal proliferare del granchio blu nel Delta del Po. Danni di cui noi vi abbiamo ampiamente documentato. La richiesta, avanzata anche su indicazione delle associazioni che rappresentano le cooperative di pesca del territorio di Comacchio e Goro, chiede con forza che alla deliberazione faccia seguito un adeguato sostegno economico per assicurare alle amministrazioni locali e ai pescatori investiti dal problema la possibilità di interventi urgenti, per contrastare i danni all’ecosistema ambientale e i danni economici a imprese e famiglie.
16 tonnellate di granchi blu spediti in Florida
Nel solo 2023 si è verificata una proliferazione massiva e incontrollata di granchio blu (Callinectes Sapidus), una specie alloctona originaria dell’Oceano Atlantico, probabilmente immessa nel Mar Mediterraneo attraverso le acque di zavorra delle navi, che non ha antagonisti naturali nei nostri mari e sta invadendo l’Adriatico e procedendo alla distruzione sistematica dell’ecosistema marino. Molte le iniziative per contrastarlo dalla cattura al suo impiego in cucina e nell'industria di trasformazione. Ed è di queste ore ore la notizia della spedizione via mare del primo container da circa 16 tonnellate di granchi blu semilavorati con destinazione la Florida. Regista dell’operazione la società di Rimini Mariscadoras, una start up tutta al femminile, nata nel 2021 e ideatrice del progetto “Blueat – La Pescheria Sostenibile”, per promuovere l’utilizzo alimentare e gastronomico delle specie aliene marine invasive, a partire appunto dal granchio blu, tra le più dannose attualmente presenti nel Mediterraneo, a causa della sua voracità e assenza di predatori naturali. Da qui l’accordo di collaborazione dell’azienda riminese con un’azienda di trasformazione di Mestre per la lavorazione e la trasformazione dei granchi in polpa e sughi, che stanno approdando sul mercato domestico ma soprattutto estero, dove il prodotto è molto apprezzato. Ve ne avevamo parlato pure qui.
Il carapace del granchio blu può diventare un integratore alimentare
Anche l’università di Bologna sta dando un contributo importante per comprendere i possibili utilizzi del granchio oltre l’uso alimentare. Con un carapace particolarmente ricco di calcio e magnesio il granchio blu potrebbe avere interessanti applicazioni come integratore di minerali per l’alimentazione animale. Il gruppo di ricerca, coordinato dal professor Alessio Bonaldo, è anche impegnato nell’analisi dei possibili impieghi in campo nutraceutico, grazie all’estrazione di una molecola, la chitina, un polisaccaride che ha funzioni di protezione strutturale. Nella richiesta inviata in queste ore al Governo il Presidente Bonaccini e l’Assessore Regionale all’Agricoltura Alessio Mammi si dicono “disponibili a collaborare per i primi ristori sulla base dei 2,9 milioni dichiarati in disponibilità per tale emergenza dal Governo”. Un questione dunque che nel giro di poche ore si è trasformata da problema in emergenza. Si attendono soluzioni.